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Dazi, Pechino: lotta a ogni costo se Usa apre guerra commerciale

-afp

La Cina lotterà "a ogni costo" e prenderà "contromisure ad ampio raggio" se gli Usa continueranno ad adottare pratiche unilaterali all'insegna del protezionismo. Lo afferma un portavoce del ministero del Commercio, in risposta al proposito del presidente Donald Trump che ha chiesto al Rappresentante del Commercio Usa di mettere a punto dazi addizionali sull'import da Pechino per 100 miliardi di dollari.

"Sull'interscambio sino-americano, la Cina ha definito una posizione molto chiara: non vogliamo una guerra commerciale, ma non ne abbiamo paura", ha spiegato il portavoce di Pechino. Mercoledì la Cina aveva risposto ai primi dazi di Trump minacciando 50 miliardi di costi aggiuntivi su 106 prodotti in entrata in Cina, tra cui la soia e la carne di maiale.

I nuovi dazi paventati da Trump - Giovedì Trump ha fatto sapere che "alla luce delle ingiuste rappresaglie della Cina, ho dato mandato ai rappresentanti Usa per il Commercio di valutare se 100 miliardi di ulteriori dazi siano appropriati".

Membri dell'amministrazione Trump erano invece precedentemente intervenuti stemperando il clima e, enfatizzando la possibilità di negoziati, avevano ridimensionato la prospettiva di una guerra commerciale.

I dazi decisi da Washington - Oltre ai dazi su alluminio e acciaio, l'amministrazione Trump nei giorni scorsi ha proposto dazi del 25% sulle importazioni di merci cinesi per un valore di 50 miliardi di dollari. L'Ufficio per il commercio americano ha pubblicato un elenco di 1.300 prodotti cinesi oggetto della misura, inclusi robot industriali e attrezzature per le telecomunicazioni. L'aumento dei dazi è stato proposto per "compensare" la presunta violazione della proprietà intellettuale americana da parte di Pechino e può entrare in vigore dopo un periodo di valutazione pubblica il cui limite è fissato al prossimo 11 maggio.

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