GIRO D'AFFARI MILIONARIO

Infiltrazioni mafiose nel turismo: Campania, Lazio e Sicilia più a rischio

Secondo uno studio, le Regioni con una minore vulnerabilità sono Marche, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige

© istockphoto| Praialonga, Isola di Capo Rizzuto

Sono sei i sistemi turistici regionali a presentare i rischi più elevati di infiltrazione criminale nel tessuto economico: Campania, Sicilia, Lazio, Calabria, Lombardia, Puglia. Sul versante opposto, rivela uno studio di Demoskopika, le Regioni con una minore vulnerabilità sono Marche, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. I maggiori introiti spettano alla 'ndrangheta, con un giro d'affari di 810 milioni di euro.

Il giro d'affari - In totale supera i 2,2 miliardi, di cui quasi il 40% concentrati nel Mezzogiorno, il giro d'affari della criminalità organizzata derivante dall'infiltrazione nell'economia legale del settore turistico. Alla sola 'ndrangheta si attribuisce il 40% del giro d'affari complessivo, e sono quasi 4.500 le aziende a maggior rischio di riciclaggio associato a crisi di liquidità causata dalla pandemia. A seguire la camorra con 730 milioni (33%) e la mafia con 440 (20%) e criminalità organizzata pugliese e lucana con 220 (10%).

Gli introiti a livello territoriale - "Il turismo in ginocchio per il Covid fa gola ai sodalizi criminali", afferma il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio. Osservando il livello territoriale emerge inoltre che nel Centro Italia si concentrerebbe il 23% degli introiti criminali, pari a 515 milioni di euro. Seguono il Nord-Ovest con 490 milioni (22%) e il Nord-Est con 370 milioni (17%).

Garavaglia: "Situazione preoccupante" - L'indagine di Demoskopika "è preoccupante", commenta il ministro Massimo Garavaglia. "E' un fenomeno che danneggia pesantemente il comparto composto da imprenditori seri, danneggiati dalla pandemia. Che soffrono così due volte il Covid, sugli affari e sulla concorrenza mafiosa. Il governo sta elaborando formule di finanziamento trasparente in grado di sostenere gli operatori colpiti dall'impatto economico del virus, al fine di renderli impermeabili dalla contaminazione mafiosa".