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Turchia, sparatoria all'università di Eskisehir: 4 morti

L'attentatore è un assistente ricercatore. Il rettore dell'ateneo l'ha definito "una persona problematica". Alla base del gesto ci sarebbero dissidi con alcuni colleghi e col preside di facoltà

-afp

Quattro persone sono morte in una sparatoria all'Università Osmangazi di Eskisehir, in Turchia. Ad aprire il fuoco è stato un assistente ricercatore, identificato come Volkan Bayar, poi arrestato dalla polizia. Le vittime lavoravano tutte presso la Facoltà di Scienze dell'Educazione: il vicepreside, il segretario, un docente e un lettore. Secondo il rettore dell'ateneo, Hasan Gonen, alla base del gesto ci sarebbero dissidi fra colleghi.

L'assalitore ha sparato dopo essere entrato nell'ufficio del preside di facoltà al terzo piano dell'edificio, colpendo a morte il vicepreside e il segretario, e uccidendo successivamente gli altri due colleghi. Il preside, nei confronti del quale Bayar nutrirebbe i risentimenti più profondi, non si trovava nella stanza per puro caso.

Secondo i media locali, nella sparatoria sarebbero rimaste ferite altre tre persone. Il rettore ha definito il dottorando attentatore "una persona problematica". Bayar era anche oggetto di indagine amministrativa dell'ateneo per aver accusato diversi colleghi di legami con la presunta rete golpista di Fethullah Gulen, motivazione con cui centinaia di docenti sono stati allontanati dalle università turche dopo il fallito colpo di Stato del luglio 2016.

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