Dal prodotto in bustine sigillate agli infusi da preparare in casa, dai cosmetici ai semi, nei negozi dove si può acquistare cannabis “light” si vende di tutto e di più. Questo tipo di canapa, legale perché il suo contenuto di Thc (il principio attivo) è inferiore allo 0,2% e per questo non ha effetti stupefacenti, è arrivato in Italia nel maggio 2017. Da a allora, come ha raccontato a Matrix Matteo Gracis, direttore della rivista “Dolce Vita”, in tutto il Paese sono sorti circa 150 negozi.
Qui la cannabis viene venduta a un prezzo che può oscillare dagli 8 ai 15 euro al grammo, sotto forma di prodotti che vengono classificati come “oggetti”, con tanto di etichetta che specifica “non adatto a combustione” e “non adatto a scopi alimentari”. Ma poi, si sa, il modo in cui l’acquirente lo consuma tra le mura di casa sono fatti suoi. “Decliniamo ogni responsabilità”, sottolinea la negoziante Manuela Ferilli. Il cliente medio “è donna ed è over 40”, spiega un altro commerciante, Federico Proietti, ma alcuni clienti arrivano “fino agli 80-85 anni”, secondo il collega Brahim Lamrabet. Una libertà determinata “da un buco nero nella legge, perché non è prevista l’assunzione per combustione di questi prodotti, ma non è neanche vietato”, ha spiegato l’avvocato Carlo Alberto Zinna a Matrix.
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