Da un lato una bambina di tre anni accompagnata per mano dai genitori, dall'altro lato i vigili urbani a impedirle l'ingresso all'asilo nido. Il motivo? Non era vaccinata. E' successo la mattina del 4 aprile a Torre Pellice, un comune in provicia di Torino. Il sindaco e il segretario comunale, che hanno mandato le forze dell'ordine, si dicono dispiaciuti, ma convinti che la legge dovessere essere fatta rispettare.
Cos'è successo La mattina del 3 aprile Eros Giustetto e la moglie si sono trovati davanti due vigili urbani che hanno bloccato l'accesso al nido alla figlia di tre anni. La famiglia è stata accolta da un provvedimento del comune, che intimava di non lasciare entrare la piccola in quando non in regola con le vaccinazioni. "Anche noi avevamo ricevuto la raccomandata che ci avvisava che sarebbe stata espulsa", ha ammesso il papà, la cui bacheca di Facebook è piena di post no-vax, sia per le persone che per gli animali domestici. Entrambi i genitori hanno poi raccontato che i vigili sono stati gentili e gli hanno consigliato di contattare un avvocato, nel caso intedessero far valere le proprie ragioni. Ma la via legale è lunga, oltre che dispendiosa. Non solo la bambina rischirebbe di perdere gli ultimi mesi, ma la famiglia potrebbe ritrovarsi con un conto troppo salato da pagare, specie per due operatori socio-sanitari part-time. Al padre non è rimasto quindi che portare la figlia al lavoro con sè, una soluzione che però non può essere a lungo termine.
Le trattative con il medico dell'Asl Giustetto ha raccontato ai giornali di aver preso accordi con un medico della Asl di Pinerolo per sottoporre la figlia a esami prevaccinali. All'appuntamento si sono poi presentati senza la piccola, perchè prima volevano ottenere i bugiardini dei vaccini che dovevano essere somministrati. "Quel giorno però il medico era impegnato proprio ad eseguire vacicnazioni e chi ha rimandato al 16 marzo", ha spiegato il padre al Corriere Torino. Nel frattempo però la Asl notifica l'inadempienza e cinque giorni dopo arriva a casa l'avviso del Comune con il provvedimento di "non accoglimento" a partire dal 4 aprile, giorno di rientro dalle vacanze di Pasqua.
Le reazioni Mentre il papà si dice "stanchissimo" per una vicenda che è iniziata a settembre e non sembra avere una fine, dal Comune fanno sapere che non ci saranno problemi ad accogliere la bambina una volta vaccinata come tutti i suoi compagni. Il segretario comunale Giuseppe Burrello spiega che i vigili erano necessari, altrimenti Giustetto sarebbe entrato nell'asilo, che non avrebbe avuto scelta se non accettare la figlia. "Mi è molto dispiaciuto - ha dichiarato - anche se penso che i genitori, nell'interesse della bambina, avrebbero dovuto evitare di tornare comunque al nido. Avevano avuto tutto il tempo per decidere, tanto che siamo arrivati fino a questo punto dell'anno, ma una volta scelta la via dell'obiezione avrebbero dovuto lasciare l'asilo spontaneamente". Il sindaco Marco Cogno ricorda che la famiglia è stata avvertita più volte: "E' da ottobre che ci si incontra con la famiglia e ci si scambia lettere. I genitori erano stati avvisati che da oggi, alla riapertura del nido, l'utente non era più ammissibile, quindi abbiamo mandato i vigili qualora si fossero presentati lo stesso".
Il padre insiste nell'essere contrario al vacciono esavalente e pensa ad altre soluzioni. Come gli asili steineriani (strutture che seguono un percorso pedagogico diverso da quello tradizionale, basato su cicli di sette anni), che accettano anche bambini non vaccinati. Intanto il "gruppo per la libertà vaccinale del pinerolese", un paese a meno di mezz'ora di macchina da Torre Pellice, si è già riunito per fare il punto della situazione e capire come comportarsi. Potrebbero infatti esserci altri bambini espulsi da altre scuole nei prossimi giorni.