DENUNCIATO DALLA "FIGLIA"

Usa, 36enne scopre che il padre naturale è il medico della madre

Il dottore aveva usato il proprio sperma durante la fecondazione assistita

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Per Kelli Rowlette, americana di 36 anni,  è stato uno shock scoprire che il proprio Dna non corrispondeva con quello di chi fino a quel momento aveva chiamato "papà" e che invece suo padre biologico era un certo Gerald E. Mortimer di professione medico. Ma non un dottore qualsiasi, Mortimer era infatti lo specialista del centro di fertilità di Idaho negli Stati Uniti dove si era rivolta la madre di Kelli per riuscire ad averla. Sembra che il dottore, al momento della fecondazione assistita, abbia sostituito di nascosto il proprio sperma con quello del marito della donna e di altri donatori.

Kelli aveva inviato per gioco il suo Dna ad Ancestry.com, un sito celebre negli Stati Uniti a cui si rivolge chi vuole ricostruire il proprio albero genealogico oppure scoprire di più sulle proprie origini. Quando le è arrivato il responso la donna però non riusciva a credere ai propri occhi: sul documento alla voce "padre" non c'era il nome del suo papà, ma quello di uno sconosciuto. La 36enne ha subito pensato che ci fosse un errore, ma quando la madre ha visto i risultati ha riconosciuto sul foglio il nome del dottore che l'aveva seguita nel percorso di fecondazione assistita con cui era riuscita a concepire la sua bambina.

La madre di Kelli ha ammesso che il medico aveva consigliato loro di provare a mischiare in provetta lo sperma del marito con quello di altri donatori per aumentare le probabilità di una gravidanza e che loro avevano accettato e avevano scelto come donatori studenti universitari alti almeno un metro e ottanta. La donna ha dichiarato però di non essere stata a conoscenza che il medico avesse invece usato il proprio sperma durante l'intervento.

Secondo l'avvocato di Kelli, intervistato dal Daily Mail, il medico sapeva benissimo che Kelli fosse sua figlia, ma ha taciuto tutto.  "Dottor Mortimer in maniera fraudolenta e consapevole ha tenuto nascosto l'uso del suo meteriale genetico durante la fecondazione", ha detto il legale. La donna ha deciso di denunciare il dottore e l'intero centro di fertilità di Idaho per negligenza medica e frode.