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Manduria, negano la lavanda dei piedi ai migranti: "È una scelta facoltativa"

La Iena Silvio Schembi intervista i sacerdoti della parrocchia al centro dello scandalo

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Lo scandalo era scoppiato poco prima di Pasqua, quando il Nuovo Quotidiano di Puglia aveva denunciato che nella Chiesa di San Michele Arcangelo a Manduria (TA) il sacerdote che presiedeva la messa del Giovedì Santo, Padre Leonardo, si era rifiutato di fare la tradizionale lavanda dei piedi ai migranti presenti in chiesa. A distanza di pochi giorni Le Iene sono andate a verificare come sono andate realmente le cose, intervistando i diretti interessati. Con Padre Leonardo, infatti, a celebrare la messa c’era anche Padre Gabriele, che ha spiegato: “Non sono riuscito a trovare dodici persone che venissero sull’altare”.

L’altro parroco, invece, ha chiosato: “lavare i piedi è una finta”, è “facoltativo”, rimanendo delle sue idee anche dopo che l’inviato Silvio Schembri gli ha fatto notare che persino Papa Francesco ha lavato i piedi a dei carcerati musulmani. Diverse sono le versioni dei fedeli che erano in chiesa in quel momento, secondo i quali Padre Gabriele avrebbe avuto l’idea di lavare i piedi degli immigrati e l’avrebbe comunicata durante la messa senza avvisare prima Padre Leonardo, il quale si sarebbe rifiutato di partecipare alla funzione se l’idea fosse stata messa in atto. Insomma, Le Iene non sono riuscite a capire cosa è successo veramente, ma una cosa è certa: i gesti simbolici, anche se “finti”, possono significare molto, e quando non si mettono in atto, forse, la loro assenza è troppo forte.

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