Diverse migliaia di manifestanti sono scese in strada a Parigi per protestare contro la riforma ferroviaria voluta dal presidente Emmanuel Macron. Alcuni dimostranti incappucciati si sono scontrati con i gendarmi, dando vita a disordini. "Lo status quo non è accettabile", ha affermato il premier francese Edouard Philippe. Il corteo è stato organizzato in contemporanea con il primo grande giorno di sciopero dei treni.
Alla protesta hanno partecipato anche studenti, dipendenti del sistema sanitario, insegnanti e lavoratori di Air France. Alcuni gruppi di manifestanti hanno incendiato cassonetti e infranto vetrine di negozi, le forze dell'ordine hanno risposto sparando gas lacrimogeni.
"Questa riforma - ha proseguito Philippe - non ha come obiettivo la privatizzazione di Sncf né la chiusura delle piccole linee di provincia. E non vuole neanche condurre un'operazione di rottamazione senza precedenti. Si vuole soltanto aprire l'insieme del sistema ferroviario alla concorrenza". Il premier ha poi definito "ambiziosa" la riforma, secondo lui volta a "fornire un servizio di qualità agli utenti".
"I milioni di francesi che vogliono spostarsi vanno ascoltati. Rispetto gli scioperanti, ma in egual misura rispetto tutti coloro che vogliono continuare ad andare al lavoro", ha aggiunto. Nel giorno in cui masse di pendolari sono rimaste bloccate sulle banchine delle stazioni, il premier ha quindi denunciato uno sciopero "organizzato per arrecare massimo impatto agli utenti".