Il candidato premier del M5s, Luigi Di Maio, ha proposto un contratto di governo da sottoscrivere o "con la Lega o con il Pd". Esclusa, dunque, Forza Italia. Di Maio ha spiegato di guardare come primo interlocutore al Pd "con l'attuale segretario e con le persone che in questi anni hanno lavorato bene" e ha citato Martina, Minniti e Franceschini. Immediata la replica del segretario reggente dei Dem: "Non ci prestiamo a questi giochetti per dividerci".
"Siamo a tanto così dal cambiare tutto: abbiamo un'occasione storica a portata di mano. Sento la responsabilità di non deludere le aspettative degli italiani che sono altissime, ma abbiamo la possibilità di farcela", ha detto Di Maio a Di Martedì. "Pd e Lega sono interlocutori alternativi. Ma la Lega deve scegliere: con loro con un contratto di governo abbiamo l'opportunità di cambiare, ma Salvini deve scegliere tra la rivoluzione e la restaurazione, se mollare Berlusconi e cominciare a cambiare l'Italia o restare attaccato a Berlusconi e non cambiare nulla".
Salvini: "Dialoghiamo ma senza veti" - "A differenza dei 5Stelle, la Lega esclude qualsiasi alleanza di governo col Pd bocciato dagli italiani. La coalizione che ha preso più voti è quella di centrodestra e da questa si riparte, dialogando anche con i 5Stelle ma senza subire veti o imposizioni", è stata la replica del leader della Lega Matteo Salvini su Facebook. "Col Presidente Mattarella parleremo di progetti, di lavoro, pensioni e sicurezza, pronti a governare ma senza escludere di tornare a votare in mancanza di accordi chiari, che ci permettano di far ripartire l'Italia. Non vedo l'ora di passare dalle parole ai fatti, saremo ragionevoli e concreti come in queste settimane, ma se ci accorgessimo che qualcuno vuole tirare a campare, noi diremo No".
Toti: "Senza FI difficile fare un esecutivo" - "Senza Forza Italia sarebbe difficile fare un governo: nei numeri è possibile, politicamente è molto complesso". Lo ha dichiarato il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti. "E' difficile perché vorrebbe dire una coalizione di centrodestra divisa, che ha vinto le elezioni, regalare di fatto la primazia del governo al M5S che è arrivato secondo, non credo - ha aggiunto - che sarebbe utile e non credo che sarebbe nemmeno ciò che gli italiani hanno scelto nelle urne".
Gelmini: "FI indisponibile a fare governo con M5S" - Non si è fatta attendere anche la riposta di FI. "Di Maio dimostra scarsissima cultura istituzionale perché Berlusconi non ha bisogno di legittimazioni da lui essendo stato in questi anni votato da milioni e milioni di cittadini", ha detto il capogruppo FI alla Camera, Maria Stella Gelmini, commentando il veto del candidato premier M5S. "Siamo noi indisponibili a fare un governo con chi dimostra di non aver compreso il ruolo che gli elettori gli hanno attribuito", ha aggiunto.
Pd: "A Mattarella diremo no a Salvini o Di Maio premier" - "Il Pd, coerentemente con le decisioni assunte in direzione, dirà al presidente Mattarella che non siamo disponibili ad alcun governo che abbia Di Maio o Salvini come premier. La proposta del leader 5 stelle è ovviamente irricevibile", ha spiegato il capogruppo del Pd a palazzo Madama, Andrea Marcucci.