Sono stati eletti i quattro vicepresidenti di Palazzo Madama: Roberto Calderoli della Lega con 164 voti, Ignazio La Russa di Fratelli d'Italia con 119 voti, Paola Taverna del M5s con 105 e Anna Rossomando del Pd con 63. Scelti anche i tre questori: Antonio De Poli, Forza Italia, il più votato con 165 preferenze. Secondo il leghista Paolo Arrigoni (130), terza Laura Bottici del M5s con 115 voti. Nessun candidato Dem eletto. "Democrazia negata", attaccano.
Per la prima volta in Senato l'opposizione non avrà nessuno dei tre questori, vale a dire i senatori che amministrano Palazzo Madama. E' quanto è emerso al termine delle votazioni per l'elezione dei vicepresidenti e dei questori a Palazzo Madama. Uno strappo sul piano istituzionale ma con conseguenze politiche perché nel Pd, che ottiene una vicepresidenza, si sottolinea la chiusura al M5s, ciò certifica l'inesistenza di un possibile dialogo tra pentastellati e Dem per il governo.
Da registrare anche la difficoltà nel centrodestra a trovare un equilibrio tra i tre partiti, con tensioni che potrebbero riverberarsi giovedì a Montecitorio per le elezioni dei vicepresidenti e dei questori. Sia alla Camera sia al Senato sono previsti quattro vicepresidenti, tre questori e otto segretari d'Aula che insieme al Presidente compongono l'ufficio di presidenza. Il Pd chiedeva un vicepresidente e un questore in entrambi le Camere, in quanto opposizione, secondo la prassi in atto sin dal 1948. Tesi contestata da M5s che ha sottolineato che non essendoci ancora il governo, non si può ancora dire chi è maggioranza e chi è opposizione. Inoltre M5s vuole avere la maggioranza all'interno dell'ufficio di presidenza in vista dell'abolizione dei vitalizi.
Chisura totale quindi da parte del Pd al M5s. Per altro il capogruppo Andrea Marcucci ha detto: "Noi conosciamo bene quali sono le nostre volontà, quali sono le indicazioni della Direzione del partito". Alla fine sono risultati eletti come vicepresidenti Roberto Calderoli (Lega), Ignazio Larussa (Fdi), Paola Taverna (M5s) e Anna Rossomando (Pd), mentre i questori sono De Poli (Nci), Arrigoni (Lega) e Bottici (M5S). Giovedì alla Camera lo schema potrebbe ripetersi o anche andar peggio al Pd, visto che potrebbe rimanere escluso sia dai vicepresidenti che dai questori. Fdi chiede infatti oltre a un vicepresidente anche un questore, così come M5s, per pesare in ufficio di presidenza. "La presenza del Pd nelle presidenze di Camera e Senato con funzioni di rappresentanza e controllo è una questione democratica", ha protestato Maurizio Martina.