La prova nel Chianti

Triumph Bonneville Black Bobber e Street Cup

Si rinnova la gamma Modern Classic della Casa inglese

Le colline del Chianti sono uno dei ritrovi più amati dal popolo dei motociclisti. Per la dolcezza del paesaggio e dei panorami dedicati con ossequio alla vite, che si traduce in dolcezza dei declivi, anche se i tornanti sono tanti e talvolta stretti. Qui Triumph ha presentato la sua rinnovata gamma Modern Classic, con le ultime versioni della Bonneville ‒ Black Bobber e Speedmaster ‒ ma anche le sue scrambler, le café racer come la Street Cup, e le più pepate Thruxton.

Tgcom24 è salita fino al Castello di Albola, partendo da Firenze, per provare le nuove Triumph. Partiamo dalla custom, la Bonneville Black Bobber, col suo baricentro molto basso che però sa adattarsi a tutti. La posizione in sella è sì comoda, ma bisogna farci la mano: i primi 5 minuti li abbiamo passati a cercare le pedane, molto avanzate rispetto ad altre moto della categoria. Lʼergonomia premia le mani, le braccia stanno ben distese e questo permette di passare ore a guidare senza avvertire fastidi. In effetti le sensazioni sono quelle che ci aspettavamo, sembra di viaggiare standosene seduti comodamente in salotto, e puoi goderti anche il panorama ‒ un valore aggiunto da queste parti ‒ per poi scendere in piega molto facilmente, visti anche i pesi posti in basso. Attenzione però in curva: le pedane grattano presto.

Ottimo sia lo scatto che la ripresa della nostra Black Bobber, solo che quando si dà gas lei va col suo generoso bicilindrico 1.2, ma è più scorbutica di altre Triumph provate (vedi Thruxton). Un poʼ è voluto, per rispettarne il carattere da “hot rod”, ma frenata ed elettronica di sicurezza infondono la giusta tranquillità, come anche la robusta forcella Showa da 47 millimetri (contro i 41 mm della normale Bobber). LʼABS è poco invasivo e non è mai intervenuto, dʼaltronde lʼimpianto frenante è solidissimo col doppio disco anteriore e le pinze Brembo. Un discorso a sé merita il look total black: deve piacerti, sennò è troppo estremo, per solitari che con quella sella singola manco vogliono saperne di portarsi in giro moglie o fidanzata. Prezzo di 14.350 euro.

Scendendo dal Castello di Albola per rientrare e Firenze, ci siamo messi in sella alla Street Cup, versione in stile Cafe Racer della gamma Street Twin, con motore 900 da 55 CV. Modello interessante, perché proposto anche in versione depotenziata per chi ha patente A2. Ergonomia comoda e posizione in sella naturale per questa bicilindrica, che anche dopo molti chilometri di curve a braccia stese non affatica. Il cambio è un poʼ duro ma preciso e sicuramente, rispetto alla Black Bobber, è una moto adatta a tutti, un bel giocattolino che esce dalle curve e riprende con molta facilità. Ovviamente nelle staccate devi strizzare bene il freno (mono disco all’anteriore), ma nelle curve è divertente, anche se in quelle ripetute destra-sinistra si fa un poʼ fatica. Bello il look, esclusivo col coprisella removibile e il cupolino racing, ed è un valore per una moto per tutti i giorni e per la città. Prezzo di 10.600 euro.

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