LA STRANA STORIA DI LEO E VINCENT

A Way Out - La recensione

Una nuova avventura che punta tutto sulla cooperazione, trasformandosi di volta in volta in un gioco sempre nuovo: scopriamo la nuova esperienza concepita da Josef Fares!

© ign| Leo e Vincent sono due detenuti che dovranno fuggire da un carcere di massima sicurezza. Nel farlo, dovranno imparare a conoscersi e a guardare le spalle dell'altro, in momenti che possono variare fino a trasformare il gioco in una sorta di picchiaduro.

Quello di A Way Out è un concept particolare partorito dalla mente di Josef Fares, game designer con un passato nel mondo di Hollywood, che dopo averci deliziato con Brothers: A Tale of Two Sons tenta ancora di stupire con un'avventura da vivere solo in compagnia di un amico, sia sul divano di casa che online. Scegliete il vostro partner migliore, c'è un carcere da cui fuggire!

L'EVASIONE A Way Out racconta la storia di Leo e Vincent, due criminali che si trovano loro malgrado costretti a collaborare nel tentativo di fuggire dal carcere in cui sono rinchiusi. Pur non fidandosi inizialmente l'uno dell'altro, i due inizieranno a stringere un rapporto che, da sconosciuti, li renderà lentamente partner indivisibili. Proprio questo rapporto, che si evolverà nell'arco di circa 6-8 ore (a seconda di quanto tempo deciderete di esplorare gli scenari alla ricerca di attività secondarie confezionate dagli sviluppatori), è alla base dell'intera esperienza di gioco: sia che giochiate online che in compagnia di un amico sulla stessa console, la schermata di A Way Out sarà sempre divisa in quella che viene definita “modalità split-screen”, dunque a schermo diviso.

Il motivo è presto detto: Fares vuole che il giocatore abbia sì il controllo del proprio personaggio, ma possa in ogni momento tenere d'occhio anche ciò che succede al compagno, dal momento che la coordinazione tra i due ha un ruolo fondamentale per la buona riuscita dei puzzle sparsi qua e là. Prima di iniziare l'avventura, i due giocatori sono chiamati a visionare il profilo di entrambi i protagonisti, scegliendo quale dei due criminali corrisponde meglio alla propria personalità: Leo è la classica testa calda a cui non importa di nulla se non di se stesso, mentre Vincent ha un animo più gentile e una forte empatia nei confronti del prossimo. Il primo è sempre pronto ad affrontare le situazioni di petto, noncurante dei rischi e senza paura di sporcarsi le mani. Il secondo, invece, tenta di agire con astuzia, evitando di ferire il prossimo e cercando di raggiungere i propri obiettivi con determinazione. Questa contrapposizione tra i due caratteri darà vita a sfumature molto interessanti nel corso dell'avventura.

Pur appartenendo al genere dei giochi d'azione, A Way Out in realtà è un'esperienza in grado di mutare drasticamente a ogni scena: lo scopo di Fares e dei suoi Hazelight Studios era quello di ricreare una pellicola hollywoodiana inserendo una grande varietà di situazioni, passando da scene più introspettive a momenti al cardiopalmo degni di un blockbuster. Ogni scena è stata creata a mano dallo stesso Fares, portando ogni volta a cambiare stile di gameplay con sfumature sempre diverse, che rendono l'evoluzione di A Way Out mai noiosa. Non vogliamo ovviamente togliervi il gusto di scoprire cosa caratterizza questi momenti, ma vi basti pensare che la fuga è solo l'inizio di un viaggio molto più lungo in cui Leo e Vincent dovranno collaborare per raggiungere uno scopo comune, con i due giocatori che, con il passare delle ore, saranno sempre più coinvolti emotivamente sia nei confronti del proprio personaggio che del partner virtuale.

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Il gioco cambia drasticamente gameplay a ogni scena, adattando anche le inquadrature con fare cinematografico. In questa fase, i due protagonisti dovranno scampare al fuoco nemico muovendo le luci del teatro come fossero una copertura, muovendosi in sincronia.

LA FUGA Alla base dell'esperienza di A Way Out c'è la necessità di collaborare con il proprio compagno al fine di risolvere i numerosi enigmi che caratterizzano ciascuna scena. Il lavoro di squadra, dunque, è fondamentale tanto per trovare un modo di evadere dal carcere quanto nella fuga, con situazioni che non mancheranno di far discutere i due giocatori al fine di stabilire la strategia più adatta per il raggiungimento dell'obiettivo. La discussione tra i due partner è uno dei cardini dell'esperienza di gioco voluta da Fares, ed è per questo che, a nostro avviso, il gioco rende al meglio se giocato in compagnia di un amico sulla stessa console, perdendo un po' di divertimento e qualche siparietto esilarante se giocato online. A ogni modo, potrete giocare insieme un amico online anche con una sola copia del gioco, grazie all'interessante modalità Friend Pass, che consente al secondo giocatore di scaricare gratuitamente il gioco completo per unirsi al viaggio dei due galeotti.

Vi consigliamo dunque di trascinare con voi qualsiasi amico o familiare e sperimentare insieme l'avventura di A Way Out, e poco importa se la persona con cui intendete condividere il percorso di Leo e Vincent non ha esperienza particolare con i videogiochi. Le situazioni proposte dal gioco sono infatti caratterizzate da un'opera di semplificazione che permette di gestire ogni momento e diversità nel gameplay facendo uso di una manciata di tasti, al fine di non rendere l'esperienza mai troppo difficile per eventuali neofiti. Un modo interessante di allargare il medium videoludico a un pubblico differente e far vivere un'avventura intensa che potremmo quasi definire come un film interattivo.

Ciò non vuol dire ovviamente che A Way Out sia un gioco semplice, ma che per proporre una tale varietà di situazioni, passando dalle classiche sparatorie à la Uncharted fino a veri e propri inseguimenti a bordo di fuoristrada e moto, è chiaro che la software house abbia dovuto in qualche modo semplificare le meccaniche di gioco. Non aspettatevi dunque chissà quale profondità nel modello di guida o nel sistema di coperture quando si tratta di eludere le forze di polizia nelle fasi più propriamente stealth, perché sarebbe stato impensabile poter offrire la stessa cura in tutte le situazioni tenendo conto dell'entità di A Way Out, nato come progetto indipendente e successivamente inserito da Electronic Arts nel programma EA Originals, che ha assicurato alla software house il supporto necessario a far sì che il titolo vedesse effettivamente la luce mantenendo un prezzo di vendita competitivo.

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Tra un momento e l'altro, esplorando gli scenari troverete numerosi minigiochi con cui dilettarvi. Tra quelli più divertenti c'è anche il classico Forza 4!

LA VENDETTA L'avventura di Leo e Vincent si articola attraverso molteplici fasi, partendo ovviamente dalla fuga dal carcere fino alla vendetta nei confronti di un obiettivo comune, ma la varietà di situazioni è ciò che rende davvero speciale il gioco di Hazelight: nella maggior parte delle situazioni vi troverete di fronte a un'avventura in terza persona con visuale alle spalle del protagonista, ma non saranno rari i momenti in cui il gioco prenderà una piega differente, cambiando visuale e trasformandosi in un picchiaduro a scorrimento orizzontale come quelli che andavano di moda nelle sale giochi degli anni '80, in un endless runner, in un gioco di guida o in uno sparatutto.

Nel mezzo, ci sono tutta una serie di obiettivi secondari che potrete scovare esplorando gli scenari in cerca di personaggi con cui parlare oppure oggetti con cui interagire, che danno vita a momenti davvero esilaranti o “competizioni” tra Leo e Vincent: c'è la gara a braccio di ferro, a chi totalizza il miglior punteggio nel gioco delle freccette o al lancio del ferro di cavallo, e l'immancabile competizione nel sollevamento pesi. Completare queste attività in modi particolari vi consentirà di sbloccare Obiettivi e Trofei, oltre a donare al gioco quel po' di longevità in più che non guasta certamente. D'altronde, cosa c'è di meglio per due fuggitivi se non rilassarsi con un paio di lanci a baseball, una sfida a basket o una partita a Forza 4?

A Way Out scorre via che è un piacere, principalmente grazie alla sceneggiatura concepita da Fares che, proprio quando pensi possa scadere nel più banale dei cliché del classico film d'azione di Hollywood, sconvolge tutto con un paio di colpi di scena che metteranno a dura prova il vostro senso morale. Perché se è vero che in alcuni momenti sarà possibile optare per approcci differenti sulla base del comportamento di Leo e Vincent, dando vita a scene diametralmente opposte in cui il primo preferisce un approccio più diretto e il secondo suggerisce invece la diplomazia e il gioco d'astuzia, è altrettanto vero che, fino al finale, qualsiasi decisione prenderete non avrà un vero e proprio impatto su una trama che si rivela piuttosto lineare per buona parte dell'avventura.

A livello tecnico, A Way Out è caratterizzato da uno stile che alterna scenari affascinanti a modelli poligonali dei personaggi un po' rozzi, con animazioni a tratti legnose e non certo all'ultimo grido. Quello che potrebbe essere considerato come un difetto è però una scelta precisa di Fares, che può essere più o meno condivisibile. Per quanto ci riguarda, sebbene un comparto grafico più moderno e accattivante avrebbe certamente contribuito a rendere più coinvolgente l'esperienza di gioco, crediamo che il gameplay abbia un impatto più importante del mero aspetto estetico in un gioco come A Way Out, un'opera che fa della cooperazione il suo mantra e riesce comunque a stupire con alcuni momenti in cui la passione di Fares per il cinema traspare in una regia frenetica e cambi di inquadratura degni di Hollywood.



Come lo abbiamo giocato

Abbiamo recensito A Way Out grazie a un codice per il download della versione digitale fornitoci da Electronic Arts Italia. Abbiamo testato il gioco su una PS4 standard collegata a un TV Full-HD da 40 pollici (ma il gioco supporta anche il 4K su Xbox One X e PS4 Pro) per circa 6 ore e mezza, portando a termine la campagna principale e sperimentando tutta una serie di attività collaterali, non senza scene esilaranti e momenti di puro imbarazzo. Il gioco consente in alcuni momenti di scegliere tra due approcci differenti, vivendo scene che, nella loro diversità, porteranno comunque allo stesso obiettivo. Potrete condividere il gioco gratuitamente con un amico online grazie alla modalità Friend Pass.


Può piacere a chi…
… ama le avventure cooperative
… vuole vivere un'esperienza diversa e in continuo mutamento
… cerca di trascinare amici e familiari che non amano i videogiochi a provarne uno

Potrebbe deludere chi…
… ama le avventura single-player (il gioco è fruibile SOLO in cooperativa)
… non apprezza i film d'azione e i colpi di scena
… cerca un'esperienza in grado di accompagnarvi per decine e decine di ore

A Way Out è un gioco consigliato ai maggiori di 18 anni.