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Scandalo Facebook: inserzionisti britannici minacciano l'addio

E' quanto emerge da una riunione dell'Isba, l'organismo che rappresenta le maggiori agenzie pubblicitarie del Regno, il cui messaggio è: "Il troppo è troppo".

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Gli inserzionisti britannici minacciano di abbandonare Facebook dopo la vicenda del sospetto abuso dei dati di decine di milioni di utenti. E' quanto emerge, riferisce la Bbc, da una riunione dell'Isba, l'organismo che rappresenta le maggiori agenzie pubblicitarie del Regno, il cui messaggio è: "Il troppo è troppo". David Kershaw, boss del colosso Saatchi, conferma poi che la minaccia di passare su altre piattaforme "non è un bluff".

La Isba rappresenta circa 3000 agenzie, una forza considerevole come nota il numero uno di Saatchi.

"Io non credo sia un bluff, si tratta di una pressione reale", avverte Kershaw a Bbc Radio 4, citando lo scandalo Facebook-Cambridge Analytica come la goccia che può far traboccare il vaso e lasciando intendere che le scuse di Mark Zuckerberg non bastano.

"Io penso che i clienti siano arrivati a un punto nel quale il troppo è troppo, e hanno ragione", dice Kershaw. "Dal punto di vista dei consumatori - aggiunge - i social network restano un servizio straordinario in cambio del quale tu condividi i tuoi dati. Ma credo sia un accordo che la maggior parte dei consumatori accetta solo finché quei dati non vengono fatti oggetto di abuso, come accade ora".

Fra i grandi inserzionisti, nota Bbc, il boicottaggio di Facebook (ma anche di Google) è già stato minacciato dalla multinazionale Unilever, per bocca del responsabile marketing Keith Weed: "Non possiamo avere un ambiente nel quale i nostri clienti non si fidano di quello che trovano online".

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