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Maneskin, tour nei club: "Vogliamo imparare il mestiere, ma non ci facciamo spaventare"

Prima tappa milanese al Santeria Social Club per la band rivelazione di "X Factor" che presenta il singolo in italiano e parla del nuovo album

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Potevano puntare ai palazzetti e approfittare dell'onda del successo di "X Factor", ma i Maneskin scelgono la gavetta. Quella dei piccoli club. Così per la prima tappa milanese eccoli al Santeria Social Club, dove la fila di ragazzini in attesa di vederli dal vivo si allunga già dalle prime ore del pomeriggio. In barba a chi li taccia di essere arroganti, belli e dannati rivendicano "il coraggio di essere se stessi". E oltre al singolo in italiano, annunciano l'album e un nuovo tour. Quello vero. "Non faremo più cover ma porteremo noi stessi sul palco", assicurano.

E' un pezzo a cui tengono molto, scritto durante il tour: Victoria racconta quindi di come i live stanno dando loro "molta ispirazione", Thomas spiega che tutto è partito da un giro di chitarra, Ethan aggiunge come abbiano cercato "di creare un suono nuovo e fresco, con una chitarra alla Frusciante dei primi anni '90 e una voce con una pasta anni '70". Il video, che uscirà il 26 marzo, mostrerà il gruppo in una roulotte alle prese con immaginari circensi e nuovi contrasti tra bene e male. La canzone è soprattutto l'occasione per anticipare il nuovo album a cui lavoreranno per tutta l'estate: "Uscirà in autunno, sarà in italiano e inglese, una cosa è certa: avrà il sound dei Maneskin".

 

Dopo questa tournée, in chiusura il 22 aprile a Roma, il tour autunnale partirà il 10 novembre da Senigallia (Ancona): "Sarà molto diverso per allestimento e scaletta. Non faremo più per la maggior parte cover e porteremo tutti noi stessi, perché la nostra vera dimensione è il palco". La band passerà da Padova (15/11), Bologna (17/11), Milano (Fabrique 24/11), Bari (30/11), Napoli (1/12), Brescia (6/12), Venaria Reale (9/12), Firenze (12/12) e Roma (Atlantico 15/12).

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"Abbiamo deciso di tornare a suonare subito dopo la tv - spiegano - perché la cosa più importante è il contatto con il pubblico. Però abbiamo scelto posti piccoli, vogliamo imparare il mestiere". Damiano, il frontman, a proposito di piedi per terra ne approfitta per spiegare il suo nickname su Instagram: "Ykaar, perché come Icaro deve stare attento a non avvicinarsi troppo al sole e perdere le ali".

 

"Morirò da Re" è il loro primo brano in italiano, nato dall'esigenza di raccontarsi non solo in inglese, perché come spiegano sanno "destreggiarsi in entrambe le lingue senza abbassare il livello del prodotto". Il brano è un inno alla redenzione. "Dal male può nascere il bene. Noi portiamo un messaggio: siate sicuri di voi stessi e portate sempre avanti quello in cui credete, noi non ci arrendiamo, non ci facciamo spaventare, nonostante qualcuno giudichi questa sicurezza come arroganza". 

 

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