LA PROPOSTA AI CAPIGRUPPO

Centrodestra: "A noi la presidenza del Senato, al M5s quella della Camera"

Proposto un incontro con gli altri partiti giovedì. Berlusconi punta sul capogruppo di FI a Palazzo Madama, Paolo Romani. Giulia Grillo: "No indagati". Il Pd si chiama fuori: "Non parteciperemo, esito già scritto"

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La presidenza del Senato al centrodestra e un esponente del M5s a capo della Camera: è la proposta avanzata ai capigruppo parlamentari, al termine del vertice a Palazzo Grazioli. "Al fine di concordare i nomi, i leader del centrodestra invitano le altre forze politiche ad un incontro congiunto giovedì", si legge in una nota ufficiale.

Per la presidenza del Senato, Silvio Berlusconi punterebbe su Paolo Romani, attuale capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama. Il nome del candidato è stato condiviso da tutto lo stato maggiore del partito, che il leader ha incontrato prima del vertice con i numeri uno di Lega e Fratelli d'Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Presenti alla riunione anche Renato Brunetta, Gianni Letta e lo stesso Romani.

"Il centrodestra riconosce in ciascun ramo del Parlamento un vicepresidente a ogni gruppo parlamentare che non esprima il presidente. Confidiamo che una tale proposta così rispettosa del voto degli italiani possa essere accolta positivamente da tutte le altre forze in campo", recita ancora il comunicato.

Giulia Grillo: "Non voteremo indagati o sotto processo" - "Vogliamo dare il via a questa legislatura, per questo ci siamo confrontati e continueremo a farlo con tutte le forze politiche. Allo stesso tempo però non veniamo meno ai nostri principi, per cui non voteremo persone indagate o sotto processo. Gli italiani hanno bisogno di risposte ai loro problemi, concentriamoci su quello". Così la capogruppo M5s alla Camera, Giulia Grillo.

Salvini: "Veto M5s? Nomi condivisi da tutti" - "Devono esserci nomi e cognomi condivisi da tutti. Ogni partito può avere nomi e cognomi condivisi da tutti", ha dichiarato Salvini a chi gli chiedeva un commento sul veto del M5s agli indagati e ai condannati per la presidenza delle Camere.

"Presidenza a FI se serve a siglare accordo" - "Lasceremo la presidenza del Senato a Forza Italia? Se questo serve a concludere un accordo e far partire il Parlamento prima possibile, posso tranquillamente farne a meno...".

Il Pd non ci sta: "Esito già scritto, non partecipiamo" - "Il Pd non può partecipare a incontri i cui esiti sono già scritti. Se c'è già un accordo sulle presidenze da parte di qualcuno è bene che chi l'ha fatto se ne assuma tutta la responsabilità". E' quanto si legge in una nota del Partito democratico, con riferimento alla proposta del Centrodestra di un incontro giovedì con tutti i partiti sulla presidenza delle Camere.

Berlusconi riafferma l'esigenza di incontrare tutti i leader - Silvio Berlusconi, che si è riunito con i capogruppo e con i dirigenti di Forza Italia, "prendendo atto dell'attuale indisponibilità del Partito Democratico a partecipare all'incontro istituzionale di giovedì, riafferma l'esigenza di un incontro congiunto con la partecipazione dei leader di tutte le forze politiche, unici che possano garantire il rispetto di ogni eventuale accordo per l'individuazione delle candidature per la Presidenza di Camera e Senato e per gli uffici di Presidenza". E' quanto si legge in una nota di FI.