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Bufera su Facebook, il cofondatore di Whatsapp twitta: "Via dal social"

Il messaggio su Twitter #deletefacebook alimenta le polemiche

agenzia

Dopo la bufera che ha travolto Facebook, non si placano le polemiche. Il cofondatore di Whatsapp Brian Acton, diventato miliardario proprio vendendo la sua app a Mark Zuckerberg, lancia l'accusa al colosso californiano: si aggiunge al movimento #deletefacebook, invita i suoi follower a imitarlo e su Twitter posta il messaggio "It is time" seguito proprio dall'hashtag deletefacebook. Il tweet in poche ora ha raccolto 9mila like.

Per Acton, che nel 2014 insieme all'altro cofondatore Jan Koum ha venduto WhatsApp a Facebook per 19 miliardi di dollari, la privacy sembra essere un tema importante. Un mese fa, infatti, ha investito 50 milioni di dollari in Signal, la chat che più di tutte garantisce segretezza dei messaggi. Acton è solo l'ultimo di una serie di manager e imprenditori che hanno voltato le spalle a Facebook. L'elenco va da uno dei primi investitori della rete sociale, Roger McNamee, secondo cui il social ha alterato le menti a colpi di disinformazione, fino a Sean Parker, presidente di Facebook agli esordi dell'azienda, che ha denunciato come i social media "approfittino delle vulnerabilità della psicologia umana" e creino dipendenza.

Martedì l'ex manager Sandy Parakilas ha accusato il social di mancanza di controlli e gestione lassista. Il datagate che sta investendo Facebook, ha detto al Guardian, "poteva essere evitato".

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