Quarant’anni dopo la strage di Via Fani, in cui morirono i componenti della scorta di Aldo Moro e fu rapito l’esponente politico della Democrazia Cristiana, cosa fanno i terroristi delle Brigate Rosse? Matrix ne ripercorre le vicende.
Barbara Balzerani, 69 anni, unica donna presente il giorno dell’attentato, tornata in libertà dopo una condanna all’ergastolo (secondo i dettami della legge Gozzini), scrive sui social senza mostrare alcun pentimento - "Chi mi ospita oltre il confine per il 40ennale?", ha postato di recente - e si prepara a presentare il suo libro. Il suo compagno di allora, Mario Moretti, condannato a 6 ergastoli, dal '97 è in regime di semilibertà e lavora in una cooperativa che si occupa di detenuti.
Valerio Morucci, scarcerato nel 1994 malgrado l’ergastolo, vive a Roma e fa il consulente informatico. Adriana Faranda, ex compagna di Morucci, dopo essersi dissociata dalle Br ha ottenuto uno sconto della pena ed è libera da 24 anni. La semilibertà è stata concessa anche a Raffaele Fiore e Franco Bonisoli. Prospero Gallinari, tra gli autori della strage, è morto nel 2013. Non è mai stato in carcere Alessio Casimirri, nonostante una condanna all’ergastolo. L’uomo, scappato in Sudamerica, gestisce un ristorante in Nicaragua. Ha sposato una donna del posto, acquisendo la cittadinanza, ostacolo al momento insormontabile per l'estradizione che l’Italia richiede da anni.
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