sotto le macerie

Napoli, crollo ponteggi in una chiesa: 5 operai estratti dalle macerie

Due sono stati ricoverati in ospedale: uno di loro in prognosi riservata. A cadere una parte muraria durante i lavori di restauro. Le pioggia o forse il degrado precedente tra le cause dell'incidente

© ansa

Sono stati estratti vivi tutti e cinque gli operai intrappolati nelle macerie dopo il crollo della chiesa del complesso di San Paolo Maggiore nel centro di Napoli. Lo fanno sapere i vigili del fuoco che hanno soccorso i lavoratori. Uno dei quattro feriti è stato poi portato in ospedale in codice rosso. A cedere alcune parti murarie e ponteggi nella basilica in Piazza San Gaetano, nel centro storico della città, durante i lavori di restauro.

Inizialmente erano stati salvati quattro operai, solo dopo si è saputo che c'era un quinto operaio che risultava disperso. Le squadre dei soccorsi hanno messo in sicurezza l'area.

Pioggia o forse degrado precedente tra le cause del crollo - Forse la pioggia "ma anche un quadro fessurativo pregresso molto grave che forse doveva essere puntellato meglio". E' presto per individuare la causa del crollo ma, secondo il geometra Pezzella dell'ufficio Sicurezza abitativa del Comune di Napoli, sarebbero queste le ipotesi al vaglio. "Quello che sappiamo ora e' che durante i lavori di ristrutturazione del convento, credo regolarmente autorizzati dalla Soprintendenza, è crollata una parte dell'arcata del cortile antico coinvolgendo gli operai. Per fortuna, tranne uno che sembra in condizioni gravi, gli altri stanno bene".

I feriti - Tra i cinque feriti due di loro restano in ospedale, uno al Cardarelli, in prognosi riservata, l'altro all'Ascalesi. Hanno 33 e 45 anni e sono residenti nel Napoletano. Secondo la Polizia erano regolarmente inquadrati nell'azienda di Napoli per la quale stavano effettuando i lavori.