Era stato escluso dall'asilo comunale di Lovere (Bergamo) perché non si era sottoposto ai vaccini prescritti dalla legge. Il bambino ora però potrà rientrare provvisoriamente a scuola, dopo che il Tar di Brescia ha sospeso il provvedimento del Comune in seguito all'istanza dei genitori. La famiglia aveva infatti presentato ricorso e il Tar, pur ritenendo sussistenti i requisiti per l'esclusione, ha fissato al 4 aprile la disamina per fare chiarezza.
Con il provvedimento ora sospeso, il Comune di Lovere riteneva che la sola presentazione della richiesta di vaccinazione, inviata all'Asst ed esibita dalla famiglia in occasione dell'iscrizione del minore all'asilo nido per l'anno 2017/2018, non fosse sufficiente all'assolvimento degli obblighi sanciti dalla legge.
"I ricorrenti, al contrario, sostengono che l'obbligo loro rivolto di documentare entro il 10 marzo le avvenute vaccinazioni o ogni altro incombente che non sia quello già assecondato in occasione dell'iscrizione per l'anno in corso, sia del tutto illegittimo e debba essere rivolto esclusivamente nei riguardi delle famiglie che hanno dichiarato, con autocertificazione, la copertura vaccinale dei propri figli", ha precisato l'avvocato della famiglia del bambino.