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Twitter, le mosse anti-fake news: in arrivo il "bollino blu" per tutti

Tutti i profili saranno verificati. Nel frattempo, sono migliaia gli account bloccati con l'accusa di "tweetdecking"

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"Allarghiamo a tutti i profili verificati". E' questo il nuovo metodo di controllo dell'identità proposta da Twitter contro le fake news. Il cosidetto bollino blu, di solito presente sugli account di personaggi famosi e di istituzioni, sarà accanto ai profili di tutti gli utenti. "Vogliamo essere uno dei servizi più affidabili al mondo e sappiamo che abbiamo molto lavoro da fare", ha chiarito il Ceo Jack Dorsey che farà partire questo nuovo strumento di verifica con i candidati alle elezioni di metà mandato degli Stati Uniti.

Secondo il sito Buzzfeed, intanto, Twitter ha già bloccato migliaia di profili molto popolari non solo perché rubavano post altrui senza citarli, ma anche perché accusati di "tweetdecking", una nuova strategia illegale che retwitta a pagamento i messaggi per aumentare i propri followers, violando anche le politiche di Twitter sullo spam. Alla luce dei risultati evidenziati dalla ricerca condotta dal Massachusetts Institute of Technology (Mit), in cui si è scoperto che le notizie bufala su Twitter corrono sei volte più velocemente rispetto alle notizie vere, questa proposta di controllo da parte della piattaforma americana, è una risposta veloce ed efficace contro le fake news.

We have a number of systems to monitor and review content on Twitter, from safe search to spam. We were recently alerted to an issue where some accounts were caught in these measures for longer than intended, limiting their visibility to people who didn’t follow them. — Twitter Support (@TwitterSupport) 9 marzo 2018

Se è vero infatti che le bugie hanno le gambe corte, è altrettanto provato che su Twitter corrono velocissime. Un dato che emerge, infatti, dall'analisi di 126.000 tweet pubblicati da 3 milioni di persone e ritwittati oltre 4.5 milioni di volte. Insomma, le notizie bufala, un po' per l'allarmismo che le contraddistingue, un po' per i temi che tratta (che riguardano in primis la politica, seguono quelle sul terrorismo, disastri naturali, finanza e scienza) purtroppo hanno oltre il 70% di probabilità in più di diventare virali.

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