Che stress!

Ansia: trasformiamola in energia positiva

Lo stress non è solo nemico: purché non diventi eccessivo, possiamo utilizzarlo a nostro vantaggio

© istockphoto

Hai una lista lunga così di cose da fare, oppure devi parlare a una riunione importante, o ancora stai per uscire per la prima volta con un lui che ti piace, ma le sue posizioni sono tutt’altro che chiare. Che ansia! Le situazioni che possono suscitare uno stato di stress sono numerosissime e variano da persona a persona, ma la sensazione è la stessa: un senso di agitazione generale, il cuore che martella nel petto e il respiro che si fa corto. Come reagire per far sì che la situazione non ci sfugga di mano e per trasformare l’ansia in energia positiva?

CHE COS’E’ L’ANSIA – Innanzi tutto bisogna sapere che l’ansia di per sé è uno stato fisiologico: è la risposta del nostro organismo a una situazione esterna potenzialmente difficile e pericolosa. Davanti a un evento o a una situazione che può costituire un pericolo, il cervello si attiva producendo cortisolo, l’ormone dello stress: il cuore accelera il battito, il respiro si fa più veloce, i sensi sono tutti all’erta per prepararsi all’azione. Si tratta di meccanismi atavici, predisposti dalla nostra specie per migliorare le proprie possibilità di sopravvivenza. Provare un certo livello di ansia, dunque, è in realtà un aiuto e uno stimolo ad agire con prontezza e al meglio delle nostre possibilità.

ANSIA O PAURA? – La differenza è fondamentale, anche se gli stati d’animo sono simili. Proviamo paura davanti a una minaccia evidente e non evitabile, legata a un fatto o a una situazione ben precisa: di solito scompare quando la minaccia si allontana. Ad esempio possiamo aver paura di un cane dall’aspetto aggressivo, oppure, come capita a molte persone, di volare in aeroplano. L’ansia si manifesta invece in situazioni più indeterminate, quando il pericolo è percepito in modo vago e per un evento che, semplicemente, è possibile che si verifichi. Si tratta di due stati emotivi che possono essere connessi tra loro: per tornare all’esempio del cane feroce, possiamo sentirci in ansia al momento di passeggiare per strada, anche se non ci sono cani in vista, perché potremmo sempre incontrarne uno.

LE CONTROMISURE - Per combattere la paura possiamo affrontare, con le dovute cautele, quello che ci spaventa e venire a patti con esso. Oppure, possiamo evitare il più possibile le occasioni in cui fronteggiare ciò che ci terrorizza. La natura stessa, in effetti, ha predisposto la fuga come reazione estrema di difesa. Per combattere l’ansia, invece, servono strategie più sottili, cominciando proprio con il convincersi che anche lo stress ha i suoi lati buoni e che può essere trasformato in energia positiva. Per riprendere il controllo quando l’ansia diventa eccessiva, la prima strategia è respirare “con la pancia”, cercando di utilizzare la parte profonda del torace e attivando il diaframma. Il battito cardiaco, piano piano si normalizzerà e la situazione ci sembrerà più sopportabile.

PARLA POSITIVO – Una strategia utile sta nell’attribuire un significato non minaccioso a una situazione che ci mette in ansia, attribuendole un’etichetta positiva anche a livello di linguaggio. Ad esempio: invece che “Ho un mucchio di cose da fare, non ce la farò mai!” possiamo dire: “Ho un mucchio di cose da fare. Non vedo l’ora di cominciare!”. Oppure: “Devo presentare io il progetto al capo durante la riunione: che ansia!” può trasformarsi così: “Ho lavorato tanto a questo progetto e ora lo presento al mio capo. Sarà fantastico!”. E prima di parlare in pubblico o di affrontare qualunque situazione in cui ci sentiamo esposti, proviamo ad esclamare: “Sono emozionato!” invece di “Che ansia!”. Dagli studi effettuati in laboratorio da Alison Wood Brooks, professore della Harvard Business School, emerge che si tratta di strategie efficaci che hanno migliorato le performance di chi le messe in atto. A forza di “parlare positivo” si arriva in pratica ad auto-convincerci che l’agitazione e l’ansia della vigilia di un’azione importante sono in realtà eccitazione, entusiasmo e impazienza di iniziare. I problemi, insomma, possono essere percepiti come opportunità.

PROCEDI A PICCOLI PASSI – Per combattere l’ansia la forza di volontà serve a poco. Molto meglio prendere atto della situazione e porsi una serie di traguardi intermedi, ignorando il quadro generale della situazione. Proponiamoci piccoli obiettivi raggiungibili, richiamando alla memoria tutte le volte in cui ce l’abbiamo fatta. E, se è possibile, cerchiamo la comprensione e la compagnia di altre persone come noi, perché l’unione fa la forza.