Cadute, capitomboli e infortuni. È questa la quotidianità sul Ponte della Costituzione di Venezia, voluto dall’amministrazione Cacciari e realizzato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava. Il motivo, come testimonia un servizio de Le Iene, è dovuto alla scivolosa pavimentazione in vetro e ai suoi gradini irregolari, causa di molti infortuni per chi attraversa il ponte. Oltre alle testimonianze di chi cadendo ha subito danni permanenti, c’è poi anche l’altro aspetto, altrettanto grave, che riguarda la ditta che ha vinto l’appalto e costruito materialmente il ponte.
Si tratta dell’impresa di Bruno Cignoni. Verificando il progetto si è resa conto di alcune irregolarità che ne hanno allungato i tempi di realizzazione e fatto lievitare i costi. "Abbiamo scoperto che nulla andava bene, nemmeno lo studio di fattibilità donato al comune da Calatrava", dice Cignoni all'inviato Andrea Agresti. L’importo totale per la realizzazione dell’opera è arrivato a sfiorare i 12 milioni di euro, la metà dei quali mai ricevuti. Una situazione che ha costretto l’imprenditore a mandare in liquidazione la sua azienda. E mentre i cittadini continuano a subire infortuni e una delle imprese più antiche di Venezia ha dichiarato il fallimento, l'architetto e l'ex sindaco difendono l'opera: "Il ponte è conforme alle norme", sostiene l’architetto Cacciari, che afferma senza timori come sia "il più sicuro dei ponti di Venezia".
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