Vaccini, Associazione nazionale presidi: per bimbi non in regola stop frequenza
In nidi e materne dal 12 marzo non si entra finché la situazione non sarà regolarizzata
Lunedì 12 marzo l'ingresso nei nidi e nelle scuole materne potrebbe non essere certo per tutti. I genitori sprovvisti della certificazione dell'avvenuta vaccinazione o ancora non forniti della prenotazione in una Asl rischiano infatti di veder negare l'entrata ai propri piccoli. Lo ha precisato il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, dopo la scadenza del termine (il 10 marzo) per la presentazione dei documenti.
Da lunedì 12 marzo, chiarisce l'Istituto Superiore di Sanità, si avvia il meccanismo messo a punto dalla circolare congiunta dei ministeri della Salute e dell'Istruzione che impone ai dirigenti scolastici l'obbligo di inviare
entro il 20 marzo una comunicazione scritta alle famiglie dei bambini non ancora in regola con le vaccinazioni, invitandole a provvedere.
L'operatività dei presidi, spiega Giannelli, "è dettata dalla legge, ma questa situazione per noi è lacerante e peraltro, come avevamo ampiamente denunciato, ci fa lavorare in
una situazione di grande incertezza". Anche perché, aggiunge, "noi non siamo i gendarmi della burocrazia". In ogni caso, a suo giudizio, la situazione non si presta a dubbi o a interpretazioni di sorta: "I bimbi delle scuole materne o dei nidi non in possesso della documentazione che comprovi l'avvenuta vaccinazione o la prenotazione per adempiere all'obbligo
non potranno entrare nelle scuole".
I presidi, se decidessero altrimenti, "potrebbero incorrere nel reato di omissione di atti di ufficio". Tuttavia "è evidente che dopo la promulgazione, mesi fa, della legge sull'obbligo vaccinale
si poteva fare di più e meglio. In più c'è da chiedersi perché in molti territori non sia stato attivato un sistema informativo. La legge risponde a un principio di civiltà, perché gli indici di mortalità su alcune patologie erano diventati preoccupanti. Ora però c'è una
situazione di confusione e incertezza e questo è inaccettabile".
"Su certe questioni - conclude il dirigente dell'Anp - i ritardi non sono possibili".
Il presidente dell'Istituto superire di sanità, Walter Ricciardi, sottolinea l'improrogabilità del termine del 10 marzo per la presentazione della documentazione richiesta: da lunedì, dunque, i presidi che hanno già le informazioni relative ai bambini non in regola con le vaccinazioni potranno convocare le famiglie o trasmettere loro una comunicazione scritta.
Nello specifico, i bambini di asili nido e scuole materne che non sono stati vaccinati e che non sono in lista d'attesa per esserlo
non potranno entrare finché la loro situazione non sarà regolarizzata. I tempi in cui questo accadrà sono variabili. Ad esempio, si prevede che possano essere più rapidi nelle regioni che hanno adottato l'anagrafe vaccinale: in questo caso le scuole ricevono direttamente dalle Asl la situazione relativa a quanti sono in regola con le vaccinazioni. Dove l'anagrafe vaccinale ancora non c'è è invece la scuola a dover raccogliere la documentazione dalle famiglie e questo potrebbe richiedere tempi più lunghi.
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