Il Congresso nazionale del popolo ha approvato quasi all'unanimità la rimozione del limite ai due mandati presidenziali massimi dalla Costituzione, spianando la strada al presidente cinese Xi Jinping di mantenere l'incarico a vita. I voti favorevoli sono stati 2.958, due i contrari e tre gli astenuti.
L'emendamento include anche il "Pensiero di Xi Jinping" nella Costituzione, così come "il ruolo guida" del Partito comunista cinese (Pcc) nel suo primo articolo. Annunciato appena due settimane fa, questo disegno di legge ha sollevato alcune critiche da parte dell'opinione pubblica, ma le voci contrarie sui social media sono state rapidamente cancellate dalla censura.
Il limite di due mandati presidenziali fu imposto nella Costituzione del 1982 dall'uomo forte del tempo, Deng Xiaoping, per evitare un ritorno al regime dittatoriale dell'era di Mao Tse-tung (1949-76). "Quarantadue anni dopo, nell'era di Internet e della globalizzazione, un nuovo grande leader, un nuovo tiranno alla Mao risorge in Cina", ha denunciato il dissidente Hu Jia, interpellato al telefono dall'Afp nel Sud del Paese.