Per la vicenda di don Mauro Galli, il sacerdote accusato di violenza sessuale ai danni di un giovane che, all'epoca dei fatti, nel 2011, aveva 15 anni, la Curia di Milano decise di costituire un fondo per le vittime. Un risarcimento da 150mila, secondo Il Giornale, perché si ritirasse la querela. Tra le clausole, anche quella di riservatezza sull'origine dei soldi. E' quanto emerso dal processo al prete, ora sospeso e trasferito in cura a Roma.
Il caso, però, sollevò numerose polemiche. Il sacerdote accusato, infatti, fu trasferito dalla parrocchia di Rozzano a Legnano, ma sempre in un ambito della pastorale giovanile. La decisione, secondo quanto emerso dagli atti del tribunale, fu presa dall'attuale arcivescovo Mario Delpini, all'epoca vicario episcopale. La Curia, però, si è sempre difesa sostenendo che nel 2011 non si conosceva quanto fosse realmente accaduto ma che, soprattutto, non era mai stata usata la parola abuso. Infatti soltanto nel luglio 2014, cioè tre anni dopo i fatti, la vittima presentò denuncia.