UCCISO DA UN COLPO D'ARMA DA FUOCO

Omicidio a Pescara, giovane trovato morto tra arbusti

Il corpo è stato ritrovato dai cani molecolari dopo che il segnale del telefono cellulare del giovane era stato individuato nell'area di Fosso Vallelunga

© ansa

Si conclude nel peggiore dei modi, dopo oltre tre giorni di ricerche, la vicenda di Alessandro Neri, 29enne di Spoltore (Pescara), scomparso da casa lo scorso 5 marzo, che giovedì pomeriggio è stato trovato morto in una zona periferica di Pescara, tra gli arbusti di un canale. Lo hanno ucciso sparandogli almeno un colpo di arma da fuoco, al torace, con foro di entrata anteriore.

Il ritrovamento del corpo - Il corpo è stato trovato dai cani molecolari, dopo che il suo cellulare aveva rivelato la possibile posizione. Piuttosto impervia la zona, quella del fosso Vallelunga, nei pressi del cimitero di San Silvestro. Proprio per questo le operazioni di recupero da parte dei Vigili del Fuoco sono state molto complesse. Dopo l'ispezione cadaverica sul posto, l'autopsia sul corpo del 29enne potrebbe essere eseguita già venerdì dal medico legale Cristian D'Ovisio.

Si indaga sulle frequentazioni del giovane - Per i carabinieri della Compagnia di Pescara, che indagano sull'accaduto, non è esclusa nessuna pista. Gli inquirenti sono al lavoro per appurare il contesto in cui è maturato l'omicidio e per capire quali fossero le frequentazioni del giovane. Accertamenti sono in corso per capire se il ragazzo è stato ucciso nel luogo del ritrovamento o se il corpo è stato posizionato lì successivamente.

Il giallo della macchina - Si lavora anche per chiarire la vicenda dell'automobile di Neri, una Fiat 500 di colore rosso, trovata mercoledì mattina nel centro di Pescara. C'è da capire da chi e quando il veicolo è stato parcheggiato lì: in tal senso, trattandosi del centro cittadino, ai militari dell'Arma potrebbero essere utili le immagini delle numerose videocamere di sorveglianza presenti in zona.

Era scomparso lunedì - Il 29enne era uscito di casa all'alba di lunedì e da quel momento aveva fatto perdere ogni traccia. Attraverso i social network i familiari avevano lanciato appelli a chiunque avesse informazioni, generando un tam tam su Facebook da parte di amici, conoscenti e utenti della rete. Gli stessi amici che nel pomeriggio si sono radunati, in attesa di notizie, all'esterno dell'area recintata dai carabinieri. Proprio su Facebook la mamma del giovane ha dato a tutti la triste notizia: "Ale non c'è più", ha scritto la donna, comunicando a tutti il triste epilogo.