8 marzo: una ricorrenza per tutti legata all'universo femminile per celebrare le conquiste sociali e politiche delle donne, ma anche per non dimenticare le discriminazioni e le violenze che il gentil sesso ha subito e ancora oggi subisce nel mondo. Molte le leggende legate alla scelta di questa data, ma una sola verità: tanto è stato fatto, ma tanto ancora resta da fare perché le donne possano sentirsi e vedersi riconosciuti gli stessi diritti degli uomini e possano vivere in un mondo più giusto e solidale.
Un rogo e un sacrificio: tra le leggende più gettonate per la scelta della data, citiamo quella secondo la quale l'8 marzo coincide con un evento luttuoso legato alla morte di un centinaio di operaie di una fabbrica di New York. Dopo aver scioperato per giorni per vedere riconosciuti i loro diritti, le lavoratrici morirono a causa di un violento incendio divampato nello stabilimento le cui porte erano state bloccate dal proprietario per impedire loro di uscire. Terribile, ma per fortuna non vero.
Nella fredda Russia: un'altra ipotesi vuole che la festa sia legata a una manifestazione avvenuta a San Pietroburgo il 23 febbraio 1917 (data che corrisponde al nostro 8 marzo), durante la quale le donne russe sfilarono per le vie della città protestando contro la fame e chiedendo il ritorno a casa dalle trincee di figli e mariti. Tutto il mondo è paese...
La verità è che... : al di là delle presunte ragioni storiche, la celebrazione nel giorno dell'8 marzo risale al 1910 quando nella Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste si decise di istituire la "Giornata Internazionale della Donna" con l'obiettivo di ottenere parità di trattamento rispetto agli uomini, con particolare riferimento al diritto di voto. Nel nostro Paese si cominciò a celebrare la festa della donna nel 1922, ma la tradizione si interruppe durante gli anni del fascismo per riprendere poi durante la lotta di liberazione con il significato di una giornata di mobilitazione femminile contro la guerra e la rivendicazione di diritti delle donne. Si formarono così i gruppi di difesa della donna collegati al Comitato di Liberazione Nazionale, da cui nacque in seguito l'Udi (Unione Donne Italiane). Nel 1946 l'Udi preparò il primo 8 marzo nell'Italia ormai libera, proponendo di farne una giornata per il riconoscimento dei diritti sociali e politici delle donne.
Ci piace il giallo: la scelta della mimosa come fiore simbolo è perché fiorisce proprio nei primi giorni di marzo ma anche perché è economico e dunque è un regalo alla portata di chiunque. La mimosa ha anche un altro importante pregio: è un fiore che, nonostante la sua apparente fragilità, riesce a crescere anche su terreni difficili. Forte e bello, proprio come le donne che rappresenta.