Il consigliere economico di Donald Trump, Gary Cohn, si è dimesso. Lo ha annunciato la Casa Bianca. La decisione sarebbe maturata per la contrarietà espressa dell'ex banchiere di Goldman Sachs verso i dazi su acciaio e alluminio. Cohn dovrebbe lasciare nelle prossime settimane e unisce il suo nome all'elenco di consiglieri di alto profilo dello staff di Trump. Il presidente: "Metteremo i dazi, non abbiamo altra scelta".
Alla fine Cohn ha perso il braccio di ferro con i falchi come il consigliere per le politiche commerciali di Trump, Peter Navarro. Con l'Europa, dunque, sembra proprio si sia a un passo dallo scontro vero e proprio. Quelle di Trump, infatti, sono parole che non lasciano dubbi sulle intenzioni di portare avanti una politica fortemente protezionistica, nonostante l'insistente pressing sulla Casa Bianca per scongiurare il peggio.
Trump deciso - "A volte le guerre commerciali non sono così male", ha spiegato Trump senza tanti giri di parole, ribadendo con forza: "Metteremo i dazi su acciaio e alluminio, non abbiamo altra scelta per proteggere i nostri lavoratori e le nostre imprese. Per decenni altri Paesi si sono avvantaggiati a discapito degli Stati Uniti, ora basta". Ma gran parte dell'establishment del partito repubblicano americano ha espresso grande preoccupazione, a partire dai leader di Camera e Senato, Paul Ryan e Mitch McConnell. La firma della stretta di Trump è ormai attesa entro la settimana.
Guerra commerciale con l'Ue - Così Bruxelles si prepara a rispondere con misure che rappresentano una vera e propria ritorsione. Sul tavolo della Commissione Ue c'è già una lista di prodotti "made in Usa" da colpire, per un totale di 2,8 miliardi di euro, ossia tanto quanto i preannunciati dazi Usa al 25% e 10% impatterebbero sull'acciaio e alluminio europeo. La volontà europea è di ottenere il massimo impatto non solo economico ma anche politico, a pochi mesi dalle elezioni di metà mandato negli Stati Uniti, quando verrà rinnovata gran parte del Congresso. Così si punta a penalizzare le importazioni di iconici brand come Levi's o Harley Davidson, passando per il Bourbon.
In particolare, secondo le indiscrezioni, i dazi Ue colpiranno tre settori: agroalimentare, acciaio e altro, ognuno per circa un terzo del valore. Pronti anche una clausola di salvaguardia, nel caso l'acciaio Usa a basso costo invada il mercato Ue, e un ricorso davanti all'Organizzazione mondiale del commercio, su cui l'Ue si sta coordinando con altri Paesi come il Canada. Le misure Ue scatteranno solo se gli Usa faranno scattare le loro.