Firenze, migrante ucciso a colpi di pistola in strada: fermato un 65enne
L'uomo era uscito di casa con l'intenzione di suicidarsi per ragioni economiche, finendo poi per sparare a caso. Proteste della comunità senegalese
Attimi di terrore in strada a Firenze, dove un senegalese di 54 anni, Idy Diene, è stato ucciso a colpi di pistola sul ponte Vespucci, a due passi dal centro storico. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e le forze dell'ordine, che hanno fermato un sospetto di 65 anni, Roberto Pirrone, in una via poco distante. A dare l'allarme è stato il consolato statunitense, che ha sede vicino a ponte Vespucci. Inutili i tentativi di rianimare la vittima.
Il sospetto condotto in questura sarebbe uscito di casa con l'
intenzione di uccidersi finendo poi per sparare e uccidere a caso con una Beretta detenuta regolarmente. E' quanto emerge dalle prime dichiarazioni rese dallo stesso 65enne alla polizia, che esclude al momento moventi razziali.
Durante l'interrogatorio l'uomo, che si è abbandonato a momenti di pianto, avrebbe fatto riferimento alla
volontà di suicidarsi per questioni economiche. Gli inquirenti hanno ritrovato un biglietto di addio, indirizzato alla figlia, nella sua abitazione in Oltrarno, non lontano da ponte Vespucci. Uscito in strada, però, non avrebbe trovato il coraggio di compiere il gesto.
Sempre guidato dall'idea di non gravare più sulla famiglia, ha raccontato ancora l'uomo, avrebbe dunque deciso di
sparare per finire in carcere. Inizialmente ha incrociato una famiglia con bambini, desistendo dalle sue intenzioni. Il raptus omicida è scattato quando il 65enne ha incontrato la vittima, un venditore ambulante non autorizzato e
immigrato regolare in Italia, con permesso di soggiorno rilasciato dalla questura di Pisa. Alcuni testimoni hanno riferito di aver udito circa una dozzina di colpi di arma da fuoco. L'uomo,
ferito a morte al torace, è caduto nella parte centrale del ponte, sul marciapiede, dietro una fila di auto parcheggiate.
Senegalesi in protesta - Una ventina di senegalesi ha bloccato una carreggiata del ponte Vespucci per esprimere la loro rabbia. "Rimarremo qui finché serve", hanno dichiarato. Il ponte, che era stato riaperto dopo la rimozione della salma, è stato di nuovo isolato. Alla spicciolata sono arrivati altri senegalesi per unirsi alla protesta. Le forze dell'ordine hanno seguito la protesta per tutto il pomeriggio, fino a quando, intorno alle 21, gli immigrati si sono via via allontanati dalla piazza. Soltanto mentre alcuni dei più arrabbiati hanno messo in atto gli ultimi danneggiamenti prima di andarsene. Per martedì annunciato nuovo presidio sul ponte Vespucci.
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