Continua il viaggio di Donnavventura tra Africa e Oceano Indiano, la carovana ha lasciato l’acrocoro etiope con i suoi oltre 2000 metri di altezza e ha raggiunto la depressione della Dancalia.
E’ nel cuore di questa regione che si trova il Dallol, un cratere vulcanico dalle caratteristiche geologiche uniche. I vapori sulfurei che fuoriescono dalle fumarole si mescolano ai depositi salini modellando delle incrostazioni dove l’acqua è verde giada. I colori sono vividi, brillanti, intensi, perché sono quella dei minerali che emergono in superficie, spinti dall’acqua che scorre nelle viscere della terra e che a sua volta, viene riscaldata dal calore di una tasca di magma che fa letteralmente ribollire il cratere collassato di questo antico vulcano. lo spettacolo del Dallol lascia davvero senza fiato, perché ci si trova di fronte ad uno scenario inatteso, di una bellezza primordiale, unica, che si distende a perdita d’occhio.
Il team ha stabilito il proprio campo base in un villaggio dell’etnia afar, fatto di capanne di legno estremamente spartane, dove non ci sono né acqua corrente né elettricità. Al mattino, prima dell’alba, si incrociano già le carovane dei cammelli dirette alla Piana del Sale, dove centinaia di uomini lavorano a mano, per estrarre grossi blocchi di sale dalla superficie piatta del salar servendosi di lunghi bastoni.
Ognuno ha il proprio compito e i propri strumenti rudimentali, gli stessi da sempre, e il lavoro viene svolto interamente a mano, sotto il sole cocente, con il riverbero che acceca gli occhi e il sale che cuoce la pelle. Infine, verso l’ora del tramonto, le pesanti lastre vengono legate una ad una e caricate sul dorso del cammello, per essere trasportate al di fuori della depressione salina.
Breve tappa ad Addis Abeba prima di volare in Tanzania e più precisamente a Zanzibar dove si inaugura questa nuova fase di spedizione scegliendo un campo base davvero speciale, la Gemma dell’Est, nella punta estrema dell’isola, un resort da sogno affacciato sull’Oceano indiano.
A pochi chilometri dal resort si trova un piccolo villaggio e le donnavventura decidono di raggiungerlo per conoscere meglio la gente del posto.
Zanzibar è un centro di cultura swahili e la popolazione è principalmente di origine africana, ma vi sono anche consistenti comunità arabe e indiane, questo dovuto soprattutto alla posizione strategica dell’isola che ne ha fatto un mercato importante dell’Oceano Indiano fin da tempi remoti. E’ un angolo di mondo che affascina per la sua bellezza, fatta di cose semplici, come le barche dei pescatori che punteggiano un mare turchese, in attesa di uscire per la pesca, e dondolano dolcemente in acqua con le vele ammainate.
Si raggiunge Stone Town, la parte vecchia della capitale di Zanzibar, una città che ha rivestito in passato un ruolo di grande importanza, testimoniato dai suoi bei palazzi. E’ un vero labirinto, fatto di stretti vicoli fiancheggiati da case, negozi, bazar e moschee, poiché la maggior parte delle strade sono troppo strette per le auto in città ci si sposta soprattutto in moto o in bicicletta. Anche il mercato è uno spettacolo, ogni cosa è ordinatamente esposta, si tratti di frutta e verdura oppure di pesce.
L’appuntamento con l’ottava puntata di Donnavventura Africa e Oceano Indiano è per domenica 4 marzo alle 14.00, su Rete4.