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Reporter ucciso in Slovacchia, polizia locale: "Arrestati sette italiani"

I nostri connazionali sono stati fermati come "sospettati" per la morte del giornalista Jan Kuciak

ansa

La polizia slovacca ha arrestato sette italiani nell'ambito dell'indagine sull'uccisione del giornalista Jan Kuciak. Lo ha detto in conferenza stampa Tibor Gaspar, il capo della polizia, spiegando che i 7 sono stati fermati "come sospettati, con il consenso del procuratore". Oltre all'imprenditore calabrese Antonino Vadalà, finito in manette assieme al fratello Bruno e al cugino, Pietro Catroppa, sono stati fermati altri quattro connazionali.

Insieme ai componenti della famiglia Vadalà, sono stati arrestati Diego Roda, Antonio Roda, Pietro Catroppa (54 anni) e Pietro Catroppa (26 anni).

La pista principale delle indagini è la "criminalità organizzata", ha spiegato Tibor Gaspar. Kuciak, trovato ucciso nel suo appartamento insieme alla compagna, aveva scritto su quattro famiglie calabresi, ritenute dell'orbita ndranghetista - Vadalà, Cinnante, Rodà e Catroppa - che nell'est della Slovacchia svolgono attività imprenditoriali soprattutto nel settore dell'agricoltura.

Il reporter aveva inoltre rivelato i legami dell'imprenditore Antonino Vadalà con l'assistente del premier Robert Fico, Maria Troskova, e con il segretario del consiglio di sicurezza, Vilian Jasan. Entrambi hanno fatto un passo indietro mercoledì, fino alla fine delle indagini.

Slovacchia, fiori e candele per il giornalista ucciso

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