Uccisi a colpi di roncola, nella stalla accanto all'azienda agricola dove uno dei due fratelli 70enni viveva. I cadaveri di Ugo e Breno Bertarini sono stati trovati dalla figlia del primo, nonché nipote del secondo. Da lei è partito il primo allarme che ha rivelato il duplice omicidio. Alla base del delitto ci sarebbero motivi economici E' successo a Zocca, paese dell'Appennino modenese.
Dal momento della scoperta i carabinieri hanno cercato da subito proprio l'ex marito della donna, il 50enne Angelo Rainone, seguito dai servizi sociali e denunciato, anche di recente, per minacce. Lo hanno cercato al punto che il sindaco Gianfranco Tanari, appresa la macabra ricostruzione dei fatti, ha avvertito uno degli asili del paese, mettendo tutti in allerta perché proprio all'interno stamattina c'era uno dei due figli dell'uomo e della donna che ha scoperto i corpi, la sua ex moglie, appunto. Si temeva che la mattanza potesse continuare.
A Rainone i militari ci sono arrivati. Se gli inquirenti, per voce del pm Lucia De Santis, smentiscono la notizia del fermo circolata in mattinata, il 50enne resta l'unico sospettato del duplice delitto. È stato sentito, ma non ha ammesso la responsabilità. Pare che tra lui e le due vittime ci fossero contrasti di natura economica, maturati a seguito del recentissimo divorzio con la figlia e nipote delle due vittime.
I carabinieri sono rimasti nel luogo del delitto a lungo, ma la raccolta di elementi utili alle indagini è stata resa più complicata dalla presenza di numerosi animali all'interno della stalla, che potrebbe aver compromesso diverse possibili tracce. La zona, Lame di Zocca, è particolarmente isolata.
Non si sa con certezza, inoltre, quando il delitto sia avvenuto: non è escluso che possa anche risalire a lunedì sera. Rainone intanto è stato sempre a disposizione degli inquirenti, che non l'hanno mollato un solo istante: ad ascoltarlo, soprattutto, anche il pubblico ministero De Santis.