"I responsabili della strage devono essere puniti con celerità per evitare il reiterarsi di questi scempi": non usa mezzi toni il segretario nazionale del Codacons Francesco Tanasi a dieci giorni dall'avvelenamento di una trentina di randagi a Sciacca, Agrigento. "Fermate lo sterminio dei cani in Sicilia", continua, proponendo a tutti i comuni dell'isola e alla Regione di offrire una taglia di 50mila euro a chi farà individuare il killer. E mentre la Procura continua le sue indagini perquisendo capannoni e casolari e attendendo il risultato di esami clinici e autopsie, le associazioni animaliste scendono in piazza. Il governatore Musumeci, intanto, istituisce una commissione contro il randagismo.
Le indagini Sarebbe bastato un paio di chili di salsicce, prima tenute in ammollo e poi imbevute in un potente pesticida, lasciate in giro per le strade di Sciacca a provocare in tempi brevissimi la morte di 27 randagi. La caccia ai responsabili continua. "Li troveremo", ha promesso il sostituto procuratore della Repubblica Michele Marrone, al lavoro con i carabinieri. Così proseguono le perquisizioni di capannoni e casolari, gli interrogatori, gli esami clinici e le autopsie affidati al direttore dell'Istituto zooprofilattico di Palermo Santo Caracappa.
La protesta in piazza degli animalisti Nel pomeriggio, nel centro storico di Sciacca, la manifestazione animalista promossa dopo l'avvelenamento di una trentina di cani randagi in contrada Muciare. Centinaia gli attivisti provenienti da tutta la Sicilia. La polizia e il comune di Sciacca hanno messo a punto un piano di sicurezza a garanzia dell'ordine pubblico. Si teme che tra i manifestanti possa infiltrarsi qualche frangia violenta. "Sarà una manifestazione assolutamente pacifica", ha assicurato Anna Maria Friscia, presidente dell'Associazione Nazionale Tutela Animali di Sciacca.
La risposta delle istituzioni Il sindaco Francesca Valenti, destinataria di pesanti insulti sui social da chi la ritiene responsabile della morte dei cani per non avere affrontato tempestivamente il problema del randagismo, ha chiesto al presidente della Regione Nello Musumeci di adoperarsi per sostenere finanziariamente i comuni aiutandoli a fronteggiare con nuovi mezzi il fenomeno. E il governatore ha istituito una commissione sul randagismo.