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M5s, è bufera su un altro candidato: in Puglia Tasso condannato in primo grado

Di Maio: "L'ho segnalato ai probiviri proponendo la sua espulsione". La vicenda per una violazione del diritto d'autore

© facebook

Dopo lo scandalo sui mancati bonifici al fondo per le piccole e medie imprese e dopo le contestazioni per mancanza di requisiti al candidato Caiata, (indagato per riciclaggio), il Movimento Cinque stelle viene scosso da un nuovo caso. A finire sotto la lente per presunta incompatibilità con le regole pentastellate è Antonio Tasso, candidato all'uninominale di Cerignola-Manfredonia, condannato in primo grado nel 2007 per violazione di diritto d'autore.

La vicenda giudiziaria - Come riportato dal Foglio.it, "il giudice ha concesso le attenuanti generiche, e lo ha condannato alla pena di sei mesi di reclusione e 2mila euro di multa oltre al pagamento delle spese processuali. La pena è stata sospesa perché Tasso non aveva precedenti penali". Il processo è finito poi in prescrizione. Su Facebook lo stesso Tasso ha pubblicato un post di autodifesa nel quale afferma di "aver inviato tutti i certificati giudiziari al M5S, che sono risultati puliti". Tasso non parla della condanna in primo grado del 2007 ma di una denuncia ricevuta tra il 1999 e il 2000: "Non c'è stata alcuna condanna", spiega.

Di Maio: "Proposto ai probiviri l'espulsione" - Parole che non sono bastate al leader dei Cinquestelle, Luigi Di Maio. "Antonio Tasso si è potuto candidare perché il suo certificato penale è pulito. Peccato che 10 anni fa Tasso sia stato coinvolto in un processo, perché avrebbe masterizzato dei Cd-Rom - ha scritto Di Maio su Facebook - . Il processo è arrivato solo alla condanna in primo grado poi è andato in prescrizione. Tasso ha accettato la prescrizione prima che esistesse il codice etico del Movimento e il Movimento stesso. Resta il fatto che non ci ha informati di questo episodio. Per questa ragione è stato segnalato al collegio dei probiviri a cui ho proposto l'espulsione".

Controreplica: "La mia posizione non è incompatibile" - Tasso però controreplica sempre su Facebook con queste parole: "Analizzata la situazione con i mieilegali, ritengo che la mia posizione non sia incompatibile conle regole M5S. Perché un reato estinto dieci anni fa perprescrizione in fase di appello non può ritenersi equivalente auna sentenza di condanna. In buona fede, non ho segnalato lacosa perché la ritenevo così lontana nel tempo e priva diconseguenze da essere irrilevante".

La replica di Caiata all'espulsione dal M5s - Salvatore Caiata il giorno dopo l'espulsione dal Movimento cinque stelle non rinuncia alla corsa elettorale. Il presidente del Potenza calcio e candidato con i pentastellati nel collegio uninominale della Camera Potenza-Lauria ribatte: "Sono d'accordo con quello che ha fatto il Movimento, non sono risentito. Entrambi abbiamo agito in assoluta buona fede. In un Paese normale non sarebbe stato un problema ma in un Paese dove si strumentalizza tutto lo è diventato: per cui giustamente il Movimento ha fatto tutto quello che doveva fare. Io rimango coerente a quello che ho detto e a quello che devo fare. Qualora dovessi essere eletto sosterrò il programma e il Movimento". Sull'operato della magistratura si è detto "assolutamente sereno" per la "totale infondatezza delle cose che sono state dette" sull'inchiesta di Siena in cui è indagato per riciclaggio. "Sono tranquillo che in pochissimo e brevissimo tempo si farà luce su questa cosa e in quel momento chiederò la riammissione al Movimento".