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Armani contro Gucci: "Teste mozzate in passerella? Non ci sto"

Milano, si accende la polemica con il designer Alessandro Michele

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"Uno può fare ciò che vuole ma, se metto in pedana una testa, sotto un braccio, mozzata, siamo al limite e io non sto a questo gioco, mi tolgo da questo gioco. Non vorrei neanche che i miei guardassero ciò che hanno fatto gli altri. Se quello che fanno gli altri è questo, meglio che stiamo a casa nostra". Così Giorgio Armani, uno degli stiliti italiani più famosi del mondo, a proposito della decisione di Gucci di far sfilare due modelli che avevano in mano la copia perfetta della loro testa.

Contro un'emotività facile - Alla domanda sui cortei politici in molte città italiane, Armani fornisce suggerimenti su come portare fuori dalla moda la sua formula di integrazione: "Non volere a tutti i costi strafare con un'emotività facile". Non che certi toni siano assenti dalle passerelle: anche qui c'è un'emotività facile "che è una spettacolarizzazione", sottolinea Armani.

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