Dura critica del presidente

Trump: codardo l'agente che non ha provato a fermare la strage in Florida

La guardia è rimasta all'esterno per circa quattro minuti, sul totale di sei in cui l'assalitore è stato dentro

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“Non c’è dubbio che abbia fatto un pessimo lavoro”. Donald Trump critica la guardia armata che è rimasta all’esterno della scuola di Parkland, in Florida, durante la sparatoria in cui sono state uccise 17 persone. Due le possibilità, per il presidente americano: l’agente è stato “un codardo” oppure “sotto pressione, non ha reagito nel modo giusto”.

"E' un brutto colpo per il dipartimento di polizia", ha aggiunto Trump, spiegando che la strage "poteva essere prevenuta. Quando è arrivato il momento di entrare lì dentro e fare qualcosa, alla guardia è mancato il coraggio, o è successo qualcosa".

Per lo sceriffo della contea di Broward, Scott Israel, l'agente Scot Peterson sarebbe dovuto "entrare, avrebbe dovuto affrontare il killer, uccidere il killer". Peterson è stato sospeso senza retribuzione e si è in seguito dimesso. Gli altri agenti coinvolti nella risposta all'attacco sono stati posti in servizio limitato, mentre vengono svolte le indagini sulla loro condotta. L'agente, operativo nella scuola dal 2009, è rimasto all'esterno per circa quattro minuti, sul totale di sei in cui l'assalitore è stato all'interno, ha spiegato lo sceriffo.