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Samantha Geimer, stuprata da Polanski: "Ho perdonato Roman"

Oggi 54enne, la donna ripercorre il dolore di quella esperienza quando ne aveva solo 13. Ma dice: "Non mi sento una vittima"

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"Le cose brutte accadono, ma la forza di superarle è più interessante della vostra disperazione. Non lasciate che nessuno sfrutti il vostro dolore". Lo afferma Samantha Geimer, stuprata da Roman Polanski all'età di 13 anni. La donna, oggi 54enne, l'anno scorso ha chiesto al tribunale di Los Angeles di chiudere definitivamente il caso e lasciare in pace Polanski. "Io e Roman siamo in buoni rapporti", ha affermato.

"Purtroppo la disperazione e il dolore vengono venduti come più interessanti della forza e della capacità di riprendersi, e alle giovani donne viene insegnata una cosa falsa: che nella sofferenza c’è un valore", dice in un'intervista a Gioia.

E aggiunge: "Non sono una vittima. I media ci hanno convinte che ci sia un valore nell’essere vittime, ma è il modo in cui ci sfruttano e sfruttano le nostre sofferenze, non un mezzo per cambiare le cose e progredire".

E mentre sta per uscire nelle sale il nuovo film di Polaski Quello che non so di lei, Samantha confida: "Non ho visto molti suoi film, ma solo per una questione di gusti cinematografici: io e Roman siamo in buoni rapporti. Ogni tanto ci scriviamo: quando dobbiamo dirci qualcosa rispetto alle faccende legali ancora in corso, preferiamo non mettere di mezzo gli avvocati".

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