Giuseppe Falsone è un professore di scienze di Treviso che è salito alla ribalta della cronaca nera. Quasi nerissima. Il 23 dicembre 2017 fu picchiato dal padre di un alunno perché, a suo dire, spinse quel ragazzino fuori dalla classe. Il docente è ora sottoposto a un procedimento disciplinare disposto dall'istituto scolatico. Per l'ente si tratta di una prassi. Lui non ci sta e per questo ha scritto alla ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli, denunciando di essere l'unica vittima di questa situazione. Solidarietà da parte dei genitori degli alunni. Dal punto di vista giudiziario, Falsone invece è vittima e l'aggressore carnefice.
La causa scatenante - E' lo scorso 21 dicembre quando suona la campanella dell'intervallo che tutti i ragazzini, per regolamento, devono trascorrere all'aperto. Un ragazzino di origini rom si rifiuta di uscire e il professore racconta l'accadito_ "Gli ho posato una mano sulla spalla e l'ho accompagnato fuori". Questo gesto non sarebbe stato digerito dal giovane che, rientrato a casa, avrebbe raccontato l'accaduto ai genitori.
L'aggressione - Padre, madre e fratello maggiore del ragazzino si sono presentati a scuola e hanno aggredito il docente, finché l'arrivo dei carabinieri ha permesso all'uomo di recarsi in ospedale e di sporgere denuncia. La scuola ha quindi aperto un procedimento disciplinare nei confronti dell’insegnante. Nei confronti dello studente, invece, non è stata decisa nessuna misura.
Il ritorno - Adesso Falsone prende carta e penna. "Sono deciso a superare l’accaduto - scrive l'insegnante alla ministra -e sono immediatamente ritornato ad insegnare nelle mie classi ma, dopo aver appurato la mancanza di interventi nei confronti dell’alunno che aveva innescato l’aggressione e la sua sistematica difesa, sono definitivamente crollato, visto che l’unico provvedimento disciplinare, al momento in cui le scrivo, è stato attivato nei miei confronti".
Anche i genitori dei suoi alunni hanno scritto una lettera per esprimere solidarietà e apprezzamento al professore "Conosciamo le sue qualità umane, il suo rigore di pensiero e la sua correttezza".