"Sono Alessandro Garlaschi, sono in via Francesco Brioschi 93, ho bisogno di un’ambulanza, di un’automedica e della polizia". “C’è stata una lite tra di noi, mi ha colpito con un coltello a entrambe le mani, io sono riuscito a prendere il coltello e l’ho colpita allo stomaco, infatti è uscito un pezzo di organo”. Questa è solo una parte della telefonata sconvolgente che Alessandro Garlaschi ha fatto al 118 subito dopo aver ucciso la 19enne Jessica in casa sua per un rifiuto a un’avances sessuale. “No allora sì ho cercato di pulire perché ho cercato di metterla coperta, nelle valigie in dei teli, non volevo vederla. Lei mi ha guardato e mi ha detto non riesco a respirare più e subito dopo niente”.
COMMENTA SU tgcom24