Oltre al calcio c'è di più: Fabio Caramel, calciatore dilettante dello Spinea, nel Veneziano, salta la partita contro la capolista del campionato dilettanti di Promozione. Lo fa per donare il suo midollo spinale. Invece di calcare il campo da calcio, il difensore ha scelto infatti di sdraiarsi su un lettino dell'ospedale per aiutare una donna malata ma con l'85% di compatibilità con il suo midollo osseo. Squadra e società hanno sostenuto la sua scelta e fatto il tifo per lui.
Le parole di Fabio - "Lo scorso dicembre sono stato contattato perché le mie caratteristiche fisiche sono idonee con una persona che adesso ha bisogno, così nei giorni scorsi sono stato nel centro di Verona di Borgo Roma che, a livello veneto, concentra questo tipo di raccolta. Non so chi potrà beneficiare di questo mio gesto, so solo che si tratta di una donna italiana ma la legge impedisce di conoscere la persona che potrei aiutare. Ci sono 85 possibilità su cento che la nostra compatibilità abbia un esito positivo, me lo auguro davvero. Per me sarebbe una delle più belle soddisfazioni della mia vita". Con questo auspicio il calciatore ha commentato la propria decisione al Gazzettino.
Zaia: "E' il miglior campione del calcio italiano" - “Il miglior campione del calcio italiano gioca nel F.C Spinea 1966, in Veneto, provincia di Venezia. Ha segnato un goal meraviglioso che nessun rallenty può valorizzare, perché non è entrato in una porta, ma nel cuore". Con queste parole, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia commenta "con orgoglio e riconoscenza" il gesto di Fabio Caramel..
"Fabio - aggiunge il governatore - ha poi dichiarato di non sentirsi un eroe. Il che la dice lunga su di che pasta sia fatto questo ragazzo e su quanto potente sia il messaggio di generosità partito dal suo gesto. Penso sarebbe uno straordinario testimonial a livello nazionale per qualsiasi campagna volta a sostenere la cultura della donazione. Non so se Fabio abbia una squadra di calcio del cuore, né quale sia - conclude - ma, se ce l'ha, mi piacerebbe vederlo presto ospite in tribuna d'onore a ricevere la standing ovation di tutto uno stadio. Come dopo un goal di un fuoriclasse. Anzi, di più".