GIRO DI BOA

Salvini: "Nel 2018 la Lega non parla più di secessione"

Il leader del Carroccio: "Toglierò spesometri, redditometri e accertamenti fiscali". E intanto dice no al confronto con Renzi

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"Mai più secessione, specie nel 2018". A dirlo è il segretario della Lega, Matteo Salvini, durante il suo tour elettorale in Molise. "Noi - spiega - siamo autonomisti e federalisti, e sono convinto che anche al sud ci saranno urne piene per la Lega. Prima di me la Lega guardava solo ad una parte del Paese, ora abbiamo fatto scelte diverse". Salvini intanto ha detto no a un confronto tv con Renzi: "Troppo tardi, devo pensare prima ai miei elettori".

"Sono in grado di prendermi un impegno a costo zero: lasciare lavorare chi vuole lavorare: partite iva, artigiani, commercianti togliendo spesometri, redditometri, accertamenti, studi di settore, fatture emesse, fatture incassate". Ha detto Matteo Salvini, parlando ad un incontro elettorale a Campobasso.

"A volte - ha aggiunto Salvini - ho il sospetto che in Italia si viva in uno Stato di polizia fiscale, dove se ti arriva il controllo dell'agenzia delle entrate sei rovinato, anche se hai la contabilità migliore del mondo. Ho toccato con mano - ha proseguito - che se decidono di prenderti di mira non lasciano la tua azienda senza averti lasciato con una cartella una multa da trenta-quaranta-cinquantamila euro. Questo non è controllo fiscale, è estorsione. Andassero a controllare le aziende e i negozi gestiti degli stranieri che cambiano nome e ragione sociale senza pagare le tasse, invece di andare dal panettiere o dall'avvocato.

No al confronto in tv con Matteo Renzi - Matteo Salvini non farà un faccia a faccia televisivo con il segretario del Pd, Matteo Renzi. "Per anni ho chiesto un faccia a faccia a Renzi e lui si è negato sdegnosamente. Ora improvvisamente io dovrei rinunciare al mio tour elettorale per accontentarlo? Troppo tardi - dice il leader della Lega -. Io non tradisco le migliaia di elettori che affollano i miei comizi, che la settimana prossima mi aspettano in Emilia e in Toscana tradite dal PD. Io guardo al futuro e non perdo tempo con chi di tempo ne ha avuto fin troppo. Se Renzi vuole un confronto lo aspetto in piazza, magari a Bologna dove molti elettori stanno passando dal PD alla Lega".