Dopo lo scandalo sessuale che ha colpito i vertici di Oxfam, la ong ha annunciato un pacchetto di misure urgenti per far fronte e prevenire, d'ora in poi, ogni possibile abuso o comportamento scorretto all'interno dell'organizzazione in tutto il mondo. Tra le altre cose, il piano prevede l'istituzione di una commissione indipendente di alto livello, che avrà accesso a tutti i dati dell'organizzazione e potrà compiere indagini.
Il piano prevede inoltre interventi per migliorare "la cultura all'interno di Oxfam, garantendo che nessuno debba subire sessismo, discriminazione o abuso". L'ong ha quindi annunciato che pubblicherà "tutti i dettagli relativi all'inchiesta interna del 2011 riguardo i casi di cattiva condotta professionale ad Haiti".
Il piano, concordato giovedì dalla direttrice esecutiva di Oxfam International, Winnie Byanyima, assieme all'Executive Board delle 22 affiliate che compongono Oxfam, tra cui l'Italia, prevede un pacchetto di misure urgenti. Prima fra tutte, si legge in una nota, l'istituzione di "una nuova commissione di alto livello per guidare un processo di revisione indipendente all'interno" dell'ong "su casi di abuso e cattiva condotta sessuale, che avrà accesso a tutti dati dell'organizzazione e potra' compiere indagini a tutto campo, rivolgendosi direttamente al personale, ai partner e alle comunità che Oxfam supporta in tutto il mondo".
Verrà inoltre creato "un nuovo database globale di referenti accreditati, allo scopo di porre fine all'uso di credenziali false, disoneste e inaffidabili da parte di personale che presta o ha prestato servizio a Oxfam. Nessuna referenza sarà rilasciata da Oxfam prima che il nuovo sistema sia posto in essere". In base al piano verranno inoltre "immediatamente rafforzati i processi di safeguarding di Oxfam, mediante raddoppio del personale dedicato e la triplicazione dei fondi, con uno stanziamento di oltre 1 milione di dollari all'anno".
"Ciò che è successo ad Haiti - ha detto la Baynyima - ha macchiato Oxfam e ci scusiamo senza alcuna riserva. Ma ovviamente le parole non sono sufficienti, servono azioni concrete". Il direttore di Oxfam Italia, Roberto Barbieri ha precisato che fino a oggi a Oxfam Italia "non sono avvenuti casi di molestie e abusi sessuali. Ciò ci conforta, anche se sappiamo che dobbiamo continuamente migliorare".