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Marò, la moglie di Girone: "Passati 6 anni, ma siamo fermi al 2012"

Vania Ardito ricorda così il giorno in cui iniziò la controversia internazionale tra Italia e India dopo l'arresto del marito e di Massimiliano Latorre

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"Sono trascorsi 6 anni, con dignità, dolore e libertà personale limitata e vincolata da una grande ingiustizia...". Così Vania Ardito, moglie del marò Salvatore Girone, torna sul caso con un post su Facebook, spiegando che, nonostante il tempo trascorso, "noi restiamo fermi ancora al 15 febbraio 2012, quando questa brutta storia ebbe inizio".

"Tra qualche giorno ci sarà un nuovo ed ennesimo cambiamento", scrive Vania Ardito facendo riferimento all'arrivo di un nuovo governo, "ma noi restiamo restiamo fermi a quando questa brutta storia ebbe inizio". Salvatore Girone è accusato con il commilitone tarantino Massimiliano Latorre di avere ucciso due pescatori indiani scambiandoli per pirati, nel 2012, nel corso di una missione antipirateria al largo delle coste dello Stato del Kerala.

I fucilieri, rientrati in momenti diversi in Italia dall'India dove erano trattenuti, attendono di conoscere gli esiti della procedura di arbitrato internazionale, che non si dovrebbe concludere prima di agosto 2018, con cui si stabilirà quale dei due Stati ha la giurisdizione sul caso.