L'Antitrust ha inviato la Guardia di finanza per effettuare ispezioni presso le sedi dei principali operatori di telefonia fissa e mobile e nella sede Assotelecomunicazioni di Roma. Le verifiche, richieste da Agcom, riguardano possibili intese non autorizzate tra operatori sulle tariffe, che avrebbero limitato la concorrenza, e la fatturazione mensile delle bollette telefoniche a 28 giorni.
Codacons: "Pienamente accolto il nostro esposto" - "E' stato pienamente accolto l'esposto del Codacons che chiedeva all'Antitrust di accertare una intesa anticoncorrenza da parte della compagnie telefoniche operanti in Italia". Lo afferma il Condacons ricordando che il 24 gennaio presentò un formale esposto all'Antitrust in cui si chiedeva di aprire un'indagine per un presunto cartello messo in piedi dagli operatori della telefonia e lesivo della concorrenza e dei diritti dei consumatori.
Codacons: "Finalmente le nostre denunce danno frutti" - "Il Codacons è stata l'unica associazione che in Italia ha presentato un esposto all'Antitrust sulla questione delle fatturazioni a 28 giorni, e finalmente le nostre denunce iniziano a dare frutti - spiega il presidente Carlo Rienzi -. In particolare avevamo segnalato come alcune compagnie telefoniche, a seguito del divieto di inviare bollette ogni 28 giorni, avessero comunicato ai propri clienti aumenti delle tariffe praticamente identici, circostanza che poteva rappresentare una intesa finalizzata a ridurre la concorrenza e danneggiare i consumatori. Se i principali operatori della telefonia applicano rincari contemporaneamente e nella stessa misura, l'utente non può nemmeno avvalersi del diritto di recesso, perché viene privato della possibilità di migrare verso società più convenienti".
Asstel: "Estranei a qualunque pratica anti-concorrenza" - Assotelecomunicazioni-Asstel "sta prestando la massima collaborazione alle autorita', nella consapevolezza di essere estranea a qualunque pratica anticoncorrenziale". Lo afferma la stessa associazione che raccoglie gli operatori telefonici, in merito all'ispezione disposta dall'Antitrust in corso presso i suoi uffici, che riguarderebbe la fatturazione a 28 giorni.
Antitrust avvia un'istruttoria - L'Antitrust ha deliberato l'avvio di un procedimento istruttorio nei confronti di Tim, Vodafone, Fastweb, Wind Tre e dell'associazione di categoria Assotelecomunicazioni-Asstel. L'obiettivo è quello di accertare se abbiano coordinato la propria strategia commerciale per preservare l'aumento dei prezzi delle tariffe ottenuto con il passaggio alla fatturazione ogni quattro settimane e poi "annullato" con i nuovi obblighi introdotti dal decreto fiscale.