Storie di moda

Erika Lamperti. Scarpe d’avanguardia e d'atmosfera leggendaria

Lamperti Milano si fa largo nel mercato delle calzature di lusso con modelli iconici e ricercati, massima espressione della qualità e della classe Made in Italy

di Elena Misericordia

© ufficio-stampa

Nel brand di calzature Lamperti Milano rivivono con sofisticata eleganza i miti della letteratura antica. La designer Erika Lamperti ha infatti un approccio creativo legato alla tradizione epica dei grandi maestri della cultura classica. È così che, grazie all’estro visionario della giovane stilista, le gesta leggendarie degli eroi, studiati sui banchi di scuola ed approfonditi in età adulta, trovano realizzazione concreta in una scarpa. Calzature forgiate artigianalmente, preziose, raffinate, rifinite con cura e maestria nei minimi dettagli, trasformano l’astratto in materiale, facendo viaggiare la nostra mente verso mondi lontani, personaggi fantastici, avventure straordinarie…

Le calzature Lamperti Milano fondono sapientemente letteratura e moda, caratterizzandosi per lo stile contemporaneo e ricercato, la qualità dei pellami, la lavorazione 100% handmade in Italy. 
Tacchi dal design innovativo ed originale esaltano con classe e carattere anche il look più sobrio e tradizionale: croci, serpenti, figure geometriche astratte diventano portatori di reconditi significati simbolici, per conferire a colei che li indossa un’aura magica di inviolabile mistero.
Le collezioni del brand milanese, tuttavia, non prevedono soltanto altezze vertiginose…la  linea è stata infatti estesa a diverse opzioni senza tacco, tra cui i biker, ma anche i chelsea boots con suola in cuoio, che però conservano intatta l’anima del marchio, mantenendo un’impronta sofisticata e preziosa…la formula magica è sempre la stessa: classe, glamour e comodità ai piedi di ogni donna!

Chi è Erika Lamperti? Quali sono le tue origini e qual è stato il tuo percorso di formazione?
Una cosa che non saprò mai fare è definire me stessa. So però per certo di avere origini milanesi, dalle quali inizialmente ho voluto prendere le distanze, per poi reimpossessarmene con rinnovata consapevolezza. La mia formazione proviene da studi economici ed artistici, che tanto configgono tra loro quanto si compensano, permettendomi di avere una visione delle cose originale e completa, a tutto tondo.

Da dove deriva la tua passione per la creatività? Esiste un episodio significativo della tua vita che ti abbia fatto capire che saresti diventata una designer?
La creatività è una mia innata componente essenziale, che lascio si esprima in libertà soltanto quando porta ad un valore aggiunto. Ho sempre amato il disegno, sin da bambina; ma solo di recente ho capito che indirizzare questa mia passione verso la moda rappresenta al meglio la concretizzazione del mio estro: la creazione artistica, infatti, è finalizzata alla realizzazione di un prodotto reale e tangibile, concepito per manifestare a livello visivo l’ego delle persone.

Quando e com’è nato il brand Lamperti Milano?
Lamperti Milano è nato quasi per gioco nel 2014, a partire da un mio schizzo di una décolleté con tacco a croce, che mio fratello Federico ha deciso di prendere sul serio…

Come mai le calzature? Cosa rappresenta per te questo accessorio?
La calzatura moda è strutturalmente un oggetto d’arte concepito per la donna self-empowering. Sedotta da questo affascinante connubio, ho scelto le scarpe, anche perché sul mercato non riuscivo a trovare un brand, come Lamperti Milano, che conciliasse la qualità italiana con il gusto di tendenza europeo ad un prezzo democratico.

Quali sono gli elementi distintivi che caratterizzano le tue collezioni?
Sensualità, simbologia, ricercatezza.

Che cosa ti ispira? Da dove nasce la tua passione per i miti della letteratura antica?
La mia ispirazione nasce spesso nel preciso istante in cui rimango colpita da un’opera d’arte…da questa scintilla prende vita un’intera collezione. Sono stati però i miei studi a far crescere in me la passione per i miti e le storie antiche, che mi riconducono direttamente sui banchi di scuola, durante gli anni del liceo…

Com’è nata l’idea del tuo tacco iconico a forma di croce?
La croce è stato il primo passo verso la realizzazione del mio progetto. È stata inizialmente scelta come emblema delle mie creazioni per la sua valenza simbolica. In seguito, per le stesse ragioni, ho pensato di introdurre anche l’esagono, il serpente, il vischio o il rombo, ancora oggi tutti presenti nelle mie collezioni. La croce, tuttavia, è stata ed è tuttora il tacco più discusso e richiesto.

Che importanza assume per te il Made in Italy? Possiamo parlare della lavorazione artigianale come di un punto di forza delle tua produzione?
Assolutamente sì, la mia linea è interamente realizzata in Italia, presso un piccolo stabilimento a conduzione familiare, che si tramanda di generazione in generazione l’invidiato know-how. Soltanto in questo modo posso permettermi di sperimentare, garantendo al tempo stesso qualità e pregio del prodotto, destinato a durare nel tempo.

© ufficio-stampa

Quanto conta la scelta dei pellami? È vero che i materiali vengono selezionati in base all’atmosfera dei classici della letteratura a cui darai forma concreta attraverso le tue scarpe?
I materiali vestono i disegni e sono perciò cruciali per la resa finale delle calzature. Scelgo pellami e tessuti in base all’atmosfera della storia a cui mi ispiro, ma anche in considerazione del loro pregio e della loro reperibilità. La componente simbolica si deve perfettamente armonizzare con la funzionalità ed il valore intrinseco del prodotto.

Cosa proponi per la prossima primavera-estate?
La collezione in arrivo si ispira all’Eneide e si pone l’obiettivo di celebrare una femminilità vivace e maliziosa, attraverso l’utilizzo di sete coloratissime, impreziosite da perle lucenti.

A quale figura femminile ti rivolgi?
La nostra figura di riferimento è una donna emancipata, che all’imbrunire dismette i panni seriosi e sofisticati alla Claude Montana per alleggerirsi con spontaneità, godendosi con calice di vino rosso in buona compagnia. È la donna all’apice della sua carriera, consapevole del proprio fascino, che viaggia alla scoperta del mondo, assaporando in prima persona le nuove tendenze. 

Esiste un abbinamento di look ideale per indossare le tue calzature?
Sono convinta non ci sia alcun limite alla creatività. Amo tuttavia vedere le nostre creazioni più forti abbinate a capi classici e tradizionali, che attendevano soltanto l’accessorio giusto per diventare iconici, così acquistando una personalità unica e decisa.

Chi è Erika quando non veste i panni della stilista? 
Amo trascorrere il mio tempo libero a contatto con tutto ciò che sia sinonimo di bellezza, adrenalina ed esplorazione.

Cosa sogni per il tuo futuro? E per quello del tuo brand?
Mi sto dedicando all’espansione del mio progetto su uno scenario internazionale. Nel frattempo coltivo a latere sinergiche idee imprenditoriali, che sogno di realizzare a breve. Mi piacerebbe digitalizzare ed ottimizzare diversi aspetti del mio lavoro, che non sono ancora sotto i riflettori. Sogno però anche di intraprendere un giorno un importante percorso umanitario insieme alle persone a me care.