In Italia crescono le iscrizioni alle università telematiche: Pegaso in testa

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Nate in Italia da poco più di un decennio, le università telematiche stanno conoscendo un periodo d’oro nel nostro Paese, con una crescita esponenziale delle iscrizioni: secondo i dati del ministero, nel 2016 e nel 2017 è stato registrato infatti un picco di immatricolazioni ai corsi di laurea online, segno che questo tipo di offerta formativa sta iniziando a interessare sempre maggiormente i giovani che, con l’evoluzione della tecnologia, sempre più spesso scelgono di studiare utilizzando strumenti hi tech. Tra gli atenei che hanno fatto registrare le migliori performance in quanto a incremento delle iscrizioni, spicca l’Università Telematica Pegaso: il simbolo dell’ateneo, il cavallo alato, ha decisamente mantenuto fede al proprio ruolo facendo volare l’università ai vertici della classifica, con una crescita superiore al 50%.

Istituita con decreto ministeriale nel 2006, l’Università Telematica Pegaso è una delle 11 università telematiche riconosciute dal Miur, e rilascia titoli accademici per 10 corsi di laurea (Giurisprudenza, Ingegneria civile, Scienze Turistiche, Economia Aziendale, Scienze Motorie, Scienze dell’Educazione e della Formazione, Scienze Pedagogiche, Management dello Sport e delle Attività motorie, Scienze Economiche, Ingegneria della Sicurezza). L’offerta formativa è arricchita da oltre 200 master e corsi di perfezionamento, oltre che da certificazioni informatiche e linguistiche, e da nove Accademie. E’ innegabile la crescita ottenuta nei 12 anni dalla fondazione: attualmente l’ateneo conta, tra corsi di laurea e postlaurea, più di 50mila studenti, e ha sul territorio nazionale una presenza capillare con 70 sedi d’esame e 500 poli didattici: un successo che si spiega con le peculiarità dell’Università Telematica Pegaso la quale, scardinando le rigidità di un sistema formativo storicamente ingessato, ha introdotto e consolidato una nuova didattica fatta di linguaggi ibridi, inclusivi, aperti alla contaminazione dei saperi e alle diverse realtà produttive del Paese. Tanto che, spiega il fondatore e presidente dell’ateneo, Danilo Iervolino, l’Università Telematica Pegaso“si avvale di strumenti plurimi, sincroni e asincroni, più o meno interattivi come aule virtuali, forum, web conference, chat, social media, che stimolano il confronto e la collaborazione tra studenti”. E nell’ottica di una presenza sempre più importante non solo nell’universo digitale ma anche in tutti i suoi collegamenti con l’economia reale, l’Università ha partecipato a una newco con Unioncamere per il rilancio dell’Universitas Mercatorum, fondata dieci anni fa dalle Camere di Commercio, e ha stretto un accordo con Digital Magics, business incubator quotato in borsa, per istituire la prima Startup University italiana.

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Studiare con Pegaso, oltre che seguire un percorso didattico altamente tecnologico, significa però anche poter avere docenti di chiara e riconosciuta fama internazionale: dall’ex ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, oggi rettore dell’Ateneo, a Giuseppe Tesauro, già presidente della Corte Costituzionale; da Giancarlo Laurini, già commissario straordinario dell’Ordine Nazionale dei Commercialisti ed Esperti Contabili, ad Adriano Giannola, presidente di Svimez. E ancora, Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico; Catello Maresca, magistrato della Dda di Napoli; Piero Tosi, professore ordinario di Anatomia e Istologia Patologica nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Siena dove ha ricoperto fino al 2006 anche la carica di Rettore; Giuseppe Paolone, economista ed ex prorettore vicario dell’Università D’Annunzio di Chieti, attualmente rettore vicario presso l’Università Telematica Pegaso; Francesco Fimmanò, direttore scientifico dell’Università telematica Pegaso, professore ordinario di Diritto Commerciale presso l’Università degli Studi del Molise e avvocato cassazionista. Senza contare che anche le cerimonie di laurea sono presiedute da personaggi illustri. Ad oggi, si ricordano le lectio magistralis di: Luc Montagnier, premio Nobel per la Medicina; Raffaele Bonanni, già segretario generale della Cisl; Antonio Buonajuto, già presidente della Corte di Appello di Napoli, e il compianto Stefano Rodotà, già presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali . Proprio i grandi nomi che fanno parte del corpo docenti e la didattica innovativa hanno spinto le principali categorie produttive del Paese (come forze dell’ordine, sindacati, partiti politici, ordini professionali e associazioni di categoria) ad affidare all’ateneo la formazione dei propri iscritti: sono infatti oltre 500 le convenzioni attivate.