Un mondo senza più scienza né cultura

"La fine della ragione" nel nuovo graphic novel di Roberto Recchioni

La storia di una bambina malata e una madre che pretende di curarla affidandosi agli esperti anziché alle credenze popolari

Un mondo in cui cercare un medico è eresia. Questo, lo scenario in cui Roberto Recchioni ha ambientato La fine della ragione (Feltrinelli, 112 pagine, 16 €), il suo ultimo graphic novel. Nel fumetto, che l’autore ha scritto e disegnato, la società ha rinnegato scienza e cultura: preferisce affidarsi alla sapienza popolare, ai rimedi naturali e alle cure tradizionali. Così, una madre che vuole salvare la figlia malata ricorrendo a un dottore deve sfidare il giudizio e le regole della comunità.

Un nuovo Medioevo culturale e sociale, in cui la diffidenza nei confronti delle autorità finisce per incatenare il popolo anziché liberarlo. Insegnanti, mezzi d'informazione, insieme a chiunque rivendichi una conoscenza specialistica, sono visti come un nemico delle masse. Ne La fine della ragione, Roberto Recchioni, già autore e curatore di Dylan Dog, dà una forma narrativa ed "estrema" a uno dei dibattiti che animano il nostro tempo.