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Napoli, gioielliere uccide rapinatore: tre arresti

Le indagini hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli autori materiali e di un quinto soggetto che fungeva da palo

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Tre persone di 27, 29 e 41 anni, sono state arrestate per la rapina nel corso della quale, sabato scorso, a Frattamaggiore (Napoli), un gioielliere ha ucciso un altro componente della banda. Uno dei rapinatori era stato arrestato dalla polizia in flagranza di reato. Le indagini hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli altri due autori materiali e di un quinto soggetto che fungeva da palo.

Non dovrebbe cambiare, alla luce del fermo dei tre rapinatori, di cui uno ferito da un colpo d'arma da fuoco, la posizione processuale del gioielliere, Luigi Corcione, che ha ucciso uno dei banditi - cinque quelli entrati in azione - che avevano appena assaltato il proprio negozio, ubicato in pieno centro a Frattamaggiore.

L'imprenditore è indagato per omicidio colposo caratterizzato dall'eccesso di legittima difesa, ma da fonti della Procura di Napoli Nord, si apprende che l'imputazione dovrebbe restare tale, al massimo con l'aggiunta del reato di lesioni, che comunque non dovrebbe cambiare la sostanza delle cose. L'ipotesi prevalente resta infatti quella della reazione eccessiva posta in essere da Corcione, che ha riferito di essere stato minacciato con la pistola dai banditi, in particolare da Raffaele Ottaiano, il malvivente rimasto ucciso da un proiettile sparato al petto dal gioielliere. La dinamica su quanto accaduto all'esterno della gioielleria resta comunque da chiarire.