“Tappa” ai microfoni di R101 per Alessandro Di Battista. L'esponente del M5s attacca subito sui rimborsi: “Solo noi restituiamo metà dello stipendio – spiega a Paolo Liguori - . Se qualcuno ha dichiarato il falso, pur non commettendo alcun reato, deve andare via”. E poi l’affondo: “Non accettiamo nessuna lezione morale dalle sanguisughe che non si sono mai tagliate un euro". E sul suo futuro: "Ho fatto una scelta di vita. Io sindaco di Roma? No"
Il leader M5s è un fiume in piena, parlando ancora di rimborsi, di Pd, Grasso e Raggi.
“L'intransigenza - dice - prima di predicarla altrove bisogna praticarla internamente, quindi se ci sono parlamentari nostri che hanno commesso un errore del genere, non possono continuare a fare parte del Movimento”. E se Paolo Liguori gli fa notare l’uscita sugli italiani rimbabiti, Di Battista dice di notare “che in Italia alcuni cittadini si scandalizzano di più per un cambio sbagliato del mister Ventura che per la privazione dei diritti. Una proposta che i 5 Stelle avanzeranno una volta al governo sarà: “Se tu sei un’impresa che ha ottenuto un finanziamento pubblico e vuoi delocalizzare, prima di andartene a produrre in Bulgaria, in Romania, in Brasile, devi restituire fino all’ultimo centesimo”. Io credo che gli italiani di debbano assumere le loro responsabilità, un Paese non funziona se i cittadini abbassano troppo la test”.
Capitolo rimborsi - Per Di Battista quindi “un Paese migliora in base a quanto i cittadini e la stampa siano in grado di fare un controllo popolare e mediatico intorno al potere. Io non mi lamento per il servizio che hanno fatto Le Iene. Mi aspetto però che Le Iene pubblichino un servizio sugli scontrini di Renzi, di quando era presidente della Provincia perché quel servizio non lo pubblicarono”. "Oggi quantomeno con questa polemica tutti quanti certificano il fatto che i parlamentari 5 stelle hanno restituito oltre 23 milioni di euro che sono finiti in un fondo per le piccole e medie imprese".
Capitolo Liberi e Uguali – In questi giorni Pietro Grasso ha parlato di una certa confusione nel Movimento Cinque Stelle e Liguori ne chiede conto al suo interlocutore in diretta radio. “Confusione? Io da 5 anni sto dicendo cose rispetto al Pd nel quale Grasso è stato eletto e grazie al quale è diventato presidente del Senato e le stesse cose oggi le sta iniziando a dire anche Grasso. Probabilmente confuso è lui ad avere fatto parte di un partito che poi ha massacrato i diritti dei lavoratori, ha massacrato la scuola pubblica”.
Capitolo Pd e Renzi - E infine l'attacco al Pd e Renzi. “Renzi ha massacrato i lavoratori forse peggio di come lo abbia fatto la destra, però lo ha fatto alzando il pugno chiuso, facendo le feste dell’Unità, chiamandosi l’un l’altro ‘compagno’, ricordando ogni tanto Berlinguer. Questa è l’ipocrisia della sinistra che ha massacrato i lavoratori, i pensionati, ma lo ha fatto con la nostalgia del grande partito comunista, con la loro superiorità ontologica che non sta scritta da nessuna parte.
"Io sindaco di Roma?" - Alla domanda finale di Liguori “Lei lo farebbe il sindaco di Roma sulle macerie lasciate?”, Di Battista ha risposto secco: "Io non mi presenterò come candidato sindaco di Roma. E' destino dei 5 stelle vincere nelle città lasciate in macerie dai partiti politici. Noi non cresciamo solo per meriti nostri, ma anche per demeriti altrui".