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Macerata, via il questore Vuono: al suo posto arriverà Pignataro

La decisione giunge a due giorni dalle manifestazioni antifasciste e antirazziste, prima negate e poi autorizzate

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Avvicendamento ai vertici della questura di Macerata: al posto di Vincenzo Vuono arriverà da Roma Antonio Pignataro, specialista dell'antidroga. La decisione giunge a due giorni dalle manifestazioni antifasciste e antirazziste, prima negate e poi autorizzate. Vuono, 58 anni, era stato nominato questore nel novembre 2017.

Il Dipartimento di Pubblica sicurezza ha specificato che il passaggio di testimone al vertice della questura maceratese è un " normale avvicendamento di incarichi" e che si inserisce in un più ampio movimento di dirigenti e prefetti. Vuono rientrerà al Dipartimento con l'incarico di studio, ricerca e analisi, mentre Antonio Pignataro lascerà l'incarico di direttore del servizio II della Direzione centrale servizio antidroga.

Vuono ha ricoperto il suo primo incarico in polizia a Bolzano, ma è a Roma che ha passato gran parte della carriera: dal 1995 al 2012 ha diretto tre commissariati in città (Borgo, Primavalle e Salario-Parioli), poi quello di Tivoli e quello di Ostia. Nel 2012, prima di passare al Dipartimento, ha prestato servizio all'ispettorato Vaticano.

La vicenda non avrebbe dunque nessun collegamento con la gestione generale dell'emergenza, dall'attentato xenofobo del 28enne Luca Traini, in cui sono rimaste ferite sei persone di colore, compiuto con il fine di vendicare Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa a Macerata. La manifestazione contro il raid di Traini si è tenuta sabato, tra mille polemiche, concludendosi alla fine in maniera pacifica come avevano garantito gli organizzatori.

Fonti di polizia: serviva un cambio di passo -  La necessità di un "cambio di passo" dopo giorni difficili per la città. Così fonti qualificate della Polizia motivano il cambio del questore di Macerata Vincenzo Vuono. Le stesse fonti fanno inoltre notare che già venerdì scorso il Dipartimento aveva inviato un funzionario da Roma al tavolo tecnico in Prefettura al termine del quale è stato autorizzato il corteo antifascista. E sempre da Roma è arrivato il funzionario che, sabato, ha gestito l'ordine pubblico in piazza.

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